Qualcosa è cambiato. Il Corriere della Sera che, prima a marzo 2017 e poi esattamente un anno dopo – con due articoli firmati da Federico Fubini – si era occupato di Cassa di Risparmio definendola “uno scandalo finanziario destinato a superare i confini del Titano” e solo due mesi fa aveva dedicato una lunga intervista a Savorelli in cui l'ex dg di Banca Centrale raccontava di essere stato cacciato perchè voleva fare pulizia – il tutto senza mai dare spazio alle innumerevoli repliche del Titano – improvvisamente, con Mario Gerevini, racconta gli affari privati in Banca Centrale, quelli passati alle cronache come “la vicenda Titoli”. Oggi, sempre sul Corsera, Alessandro Giuliani, avvocato della società di Confuorti, contesta la ricostruzione del rapporto tra la Advantage, il governo e la Banca Centrale. La società, scrive il legale, "è stata chiamata dalle massime istituzioni della Repubblica, per definire un piano strategico, per fornire consulenza giornaliera, per contribuire a riformare il settore finanziario e per aiutare a fornire liquidità al sistema. Le autorità del Titano, prosegue, sono a conoscenza che l'operazione Titoli - svolta da Advantage anche per conto dei suoi co-investitori e dalla sua controparte sammarinese secondo prassi di mercato - fu strumentale ad una delle operazioni di liquidità promosse dalla Banca Centrale nel quadro di un sostegno offerto a diverse banche locali". L'Advantage di Confuori, replica ironico Mario Gerevini, riesce nella non facile impresa di contestare qualcosa che non è mai stato scritto: per esempio il rapporto professionale con il governo di San Marino e la Banca Centrale. È proprio perchè non era contrattualmente definito e codificato - sottolinea il giornalista del Corriere - che questo rapporto assume le forme di quella che può essere definita una "regia occulta", perchè come tale trattata dal Magistrato inquirente che ha indagato gli ex vertici di BCSM: ci sono centinaia di mail a supporto, in gran parte del 2017. Il nocciolo, rimarca Geremini, è tutto qui. Se Advantage aveva in mano un contratto firmato non deve fare altro che dimostrarlo. Sulla vicenda interviene anche il Congresso di Stato "per ribadire ciò che ha sostenuto pubblicamente in più di una circostanza. Nessun membro dell’esecutivo era al corrente della cosiddetta “Operazione Titoli”, come ampiamente dimostrabile dai verbali delle riunioni del Ccr messi a disposizione dell’autorità giudiziaria che sta conducendo le indagini sulla vicenda".
Sonia Tura
Sonia Tura
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