Sarà più difficile, per i cittadini italiani, sostenere di non dover pagare le tasse in Italia perché residenti in un Paese straniero che applica un regime fiscale più vantaggioso. Nel documento di programmazione economica e finanziaria c’è un passaggio (tradotto in norma nel disegno di legge della manovra) che recita così: «Gli italiani residenti nei paradisi fiscali devono essere considerati fiscalmente italiani». Se il Dpef, come sembra, fa riferimento alla lista dei paradisi fiscali stilata dall’Ocse, devono temere gli italiani che hanno la residenza nel principato di Monaco, in Andorra e nel Liechtenstein. In realtà, potrebbe significare che qualunque cittadino italiano elegga residenza all’estero, è chiamato a rispettare gli obblighi fiscali esistenti in Italia. Insomma, tutti coloro che trasferiscono residenza in altri Paesi dal regime fiscale vantaggioso, dovrebbero seguire le norme fiscali italiane. Sarà però sempre e comunque chi ritiene di essere nelle condizioni di non pagare più le tasse in Italia a doverlo dimostrare, e non il fisco a dover incastrare gli evasori dimostrando l'esistenza di traslochi fittizi all'estero.
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