Il Piano McKinsey, introdotto dal direttore della società di consulenza Francesco Baldanza ed illustrato da Luciano Cantoni, prevede in 5 anni il raddoppio dei flussi turistici raggiungendo i 5 milioni di giornate di presenza annue e il triplicarsi del fatturato del settore, che raggiungerebbe così i 900 milioni di euro, a fronte di investimenti di 350-500 milioni di euro. Il piano punta ad un aumento dei turisti, della relativa capacità di spesa e del periodo di permanenza in Repubblica. Ma come? Attraverso cinque linee di intervento: la valorizzazione della storia e delle tradizioni; salute e bellezza; vip e chic; il divertimento; il buen retiro per pensionati facoltosi. Il piano punta a introdurre novità di rilievo nell’offerta turistica. Per citarne alcune: nuove infrastrutture viarie; alberghi di lusso e beauty farm; un campo da golf; un multisala cinematografico, un casinò alla francese. "Per attuare il piano servono – ha chiarito Cantoni - diversi interventi legislativi: la riforma della legge sul commercio; la legge sulle residenze; il Prg e una nuova normativa sul gioco".
Masi nel suo intervento ha sottolineato alcuni aspetti che a breve potrebbero essere attuati per un rilancio del settore: concedere la possibilità alle attività commerciali di insediarsi in immobili a destinazione industriale, fermo restando la presenza di determinati requisiti come i parcheggi; il superamento del nodo del 51% delle azioni che, per le aziende commerciali, deve essere in capo a residenti.
Concetto questo ribadito con convinzione dal Segretario di Stato agli Affari Esteri Fiorenzo Stolfi che ha auspicato "l’eliminazioni di sbarramenti, lacci e lacciuoli che rallentano il settore e ci portiamo dietro da anni. Dobbiamo smetterla – ha aggiunto – di farci concorrenza tra noi e lavorare insieme per fare sistema". Stolfi dunque ha sollecitato un cambio culturale e un salto di qualità nella concezione del commercio. "Non dobbiamo avere paura di cambiare – ha precisato – e il piano McKinsey è un progetto che può far bene al paese".
Masi nel suo intervento ha sottolineato alcuni aspetti che a breve potrebbero essere attuati per un rilancio del settore: concedere la possibilità alle attività commerciali di insediarsi in immobili a destinazione industriale, fermo restando la presenza di determinati requisiti come i parcheggi; il superamento del nodo del 51% delle azioni che, per le aziende commerciali, deve essere in capo a residenti.
Concetto questo ribadito con convinzione dal Segretario di Stato agli Affari Esteri Fiorenzo Stolfi che ha auspicato "l’eliminazioni di sbarramenti, lacci e lacciuoli che rallentano il settore e ci portiamo dietro da anni. Dobbiamo smetterla – ha aggiunto – di farci concorrenza tra noi e lavorare insieme per fare sistema". Stolfi dunque ha sollecitato un cambio culturale e un salto di qualità nella concezione del commercio. "Non dobbiamo avere paura di cambiare – ha precisato – e il piano McKinsey è un progetto che può far bene al paese".
Riproduzione riservata ©