Dignità, orgoglio, coesione sociale, ragion di Stato. Ma anche condivisione e voglia di fare. Sono alcune delle parole chiave degli opinion leader sammarinesi emerse durate i tavoli tecnici creati dallo studio Ambrosetti in vista del San Marino Forum che si terrà il 6 e 7 giugno. Parole che Valerio De Molli spiega con “non bisogna confondere il facile con il giusto” e porta ad esempio la vicenda Asset banca che definisce “una vergogna per il Paese”. Quando capitano queste cose e ci sono evidenze oggettive di colpevolezza – dice – bisogna buttare giù qualcuno dalla torre. Un esempio da lui stesso definito forte ma che segue la strada sempre indicata da Ambrosetti: è centrale, ripete, difendere e tutelare l’immagine e la reputazione di San Marino. Anche per questo, sottolinea, è sbagliata la scelta di non nominare un nuovo governatore della Banca Centrale. La visione del futuro della Repubblica si sviluppa attraverso 6 driver. Il traguardo è il 2015. Sviluppo sostenibile, distintività, innovazione, reputazione, cultura vincente e diversificazione di nicchia ad alto valore aggiunto. Un esempio: per San Marino, dice De Molli, la piazza finanziaria non è un obiettivo sostenibile. Con i suoi 12 miliardi di raccolta rappresenta un terzo dell’Emilia Romagna e non entra nei radar dell’economia mondiale. Ma la gestione della ricchezza è invece un cantiere dove può fare eccellenza così come può investire nell’orgoglio di diventare il primo paese al mondo ipertecnologico superando ogni monopolio. Anticipati anche alcuni ospiti del Forum: Gary Becker, premio nobel per l’economia, il guru economico Derrik de Kerckhove, Moises Naim, autorità di riferimento nei rapporti geo-politici, Jakob Frenkel, numero 2 della più grande banca mondiale. Insieme a Lucio Stanca, uno degli Advisory Board del Forum che potrebbe diventare ministro del governo Berlusconi. Ai sammarinesi l’invito a dire la loro attraverso il questionario che da venerdì 18 aprile sarà on line all’indirizzo: www.sanmarinoforum.sm
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