I quadri sindacali passano al setaccio la legge sulla rappresentatività, fortemente voluta da CSdL e CDLS. Una svolta storica, scrivono, perché ha saputo unire i punti migliori di due modelli diversi: quello basato sul riconoscimento giuridico e quello diffuso in tutta Europa fondato sulla rappresentanza numerica. Questa legge, sottolinea la Csu, stabilisce con precisione requisiti e condizioni per la registrazione delle organizzazioni sindacali e datoriali, afferma regole democratiche certe nella rappresentanza, stabilendo che per ogni settore può essere sottoscritto un solo contratto collettivo nazionale con validità erga omnes, da parte delle organizzazioni che, in quello stesso settore, risultano essere maggiormente rappresentative. Tra le novità più rilevanti, prosegue la nota, la certificazione degli iscritti attraverso il versamento obbligatorio di una quota di adesione, come avviene in ogni parte del mondo.
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