Il ricorso alla cassa integrazione è rimasto costante nell’ultimo mese, ma le domande sono scese. Infatti la commissione mista, composta da ISS, Ufficio del lavoro, categorie economiche e sindacati, ha stimato che nel mese di maggio ne faranno richiesta 110 aziende per un totale di 1.392 lavoratori.
Ma cosa è cambiato rispetto alle oltre 1.700 domande di aprile? Semplicemente è sufficiente che alcune grandi aziende prevedano di non farne ricorso che automaticamente le ore di cassa integrazione si abbassano per effetto dei grandi numeri che muovono. Dei 1.392 dipendenti che faranno ricorso alla Cig non tutti sono a zero ore. La notizia dunque - positiva o negativa a seconda della lettura che se ne da - è che il dato rimane costante, dopo il trend in crescita del primo quadrimestre, anche se nel corso di maggio la commissione si attende nuove richieste. Sul fronte mobilità i lavoratori interessati a tempo pieno sono 164, 38 a part time, mentre altri 67 stanno lavorando. 1.461 i sammarinesi iscritti alle liste di collocamento, in attesa di lavoro, a fine marzo. Numeri preoccupanti per le organizzazioni sindacali, che ieri hanno ribadito la voglia di reagire e uscire dal “tunnel” il prima possibile.
Giovanna Bartolucci
Ma cosa è cambiato rispetto alle oltre 1.700 domande di aprile? Semplicemente è sufficiente che alcune grandi aziende prevedano di non farne ricorso che automaticamente le ore di cassa integrazione si abbassano per effetto dei grandi numeri che muovono. Dei 1.392 dipendenti che faranno ricorso alla Cig non tutti sono a zero ore. La notizia dunque - positiva o negativa a seconda della lettura che se ne da - è che il dato rimane costante, dopo il trend in crescita del primo quadrimestre, anche se nel corso di maggio la commissione si attende nuove richieste. Sul fronte mobilità i lavoratori interessati a tempo pieno sono 164, 38 a part time, mentre altri 67 stanno lavorando. 1.461 i sammarinesi iscritti alle liste di collocamento, in attesa di lavoro, a fine marzo. Numeri preoccupanti per le organizzazioni sindacali, che ieri hanno ribadito la voglia di reagire e uscire dal “tunnel” il prima possibile.
Giovanna Bartolucci
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