La delegazione di Governo guidata dal Segretario agli Interni da una parte, le due organizzazioni sindacali rappresentate dai vertici dall’altra. Si tratta del secondo accordo programmatico con il quale viene superato il vecchio mansionario dei dipendenti della Pubblica Amministrazione per lasciare posto ai più aggiornati profili di ruolo. Tradotto in numeri, si passa da una struttura fatta da 633 posizioni di organico, in poco più di 50 profili di ruolo, che saranno a breve integrati con l’aggiornamento dei relativi titoli di studio. Nel prossimo futuro saranno completati ulteriori ambiti della riforma, quali la mappatura delle missioni e funzioni di tutti gli uffici e servizi della Pubblica Amministrazione ed il confronto con le Organizzazioni Sindacali sui progetti di legge già predisposti: concorsi, dirigenza e norme disciplinari.
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