Nel giorno dello sciopero dei dipendenti, il Consiglio di Amministrazione di Banca di San Marino si rivolge alle organizzazioni sindacali, chiedendo se “nel guidare la battaglia unicamente nei confronti di Banca di San Marino siano motivato da logiche non trasparenti e che non tengono conto dell'interesse dei lavoratori e della conservazione dei posti di lavoro, come della solidità della Banca”. Ricorda infatti come tutte le banche abbiano dato disdetta dei contratti integrativi aziendali “che aggiungevano costi e benefit” a quelli già previsti dal Contratto Collettivo di settore, già di per sé tutelante. Critiche poi all'atteggiamento tenuto dai sindacati durante i tavoli di confronto “senza interesse – scrive il CDA in una nota – nel trovare accordi” e definendo “pretestuosa la lotta che il sindacato sta guidando senza riserve”. Ricorda ancora come anche l'ultima proposta fatta dalla banca e rigettata dai sindacati venerdì scorso, contenesse – tra i tanti punti - il mantenimento di benefit di welfare presenti nell'integrativo; il premio di produzione previsto da Contratto Nazionale; una riduzione del 5% dello stipendio per tutti, ma mettendo il risparmio a favore di sistemi premianti. Dal CDA l'auspicio che si torni al tavolo della trattativa con ragionevolezza e responsabilità.
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