Un’occasione per proseguire e consolidare i rapporti tra due sindacati quelli sammarinesi e quello del popolo Saharawi, protagonista di una delle esperienze politiche e sociali più interessanti del nostro secolo, la costruzione di uno Stato in esilio con 200 mila profughi distribuiti in 40 tendopoli, ciascuna delle quali ha il nome e le funzioni di un distretto regionale.
Così si ricrea un legame con la patria di origine grazie ad una socialità che vede tutti svolgere un ruolo diretto, gli anziani sono valorizzati, le donne condividono le responsabilità a tutti i livelli. Priorità è data all’educazione e alla sanità, e anche in questo caso le donne svolgono il ruolo più attivo.
La delegazione ospite ha illustrato le difficoltà e gli ostacoli tuttora esistenti per raggiungere l’obiettivo dell’autodeterminazione del popolo saharawi.
Il referendum indetto nel 1991 dall’ONU, per la proclamazione dell’indipendenza del Sahara Occidentale, è, di fatto, congelato per gli ostacoli posti dal Marocco e non decollano le trattative, aperto lo scorso anno tra i rappresentanti dei due popoli. Dai sindacati sammarinesi pieno appoggio e solidarietà.
Esiste è stato sottolineato, l’esigenza di rafforzare la sensibilizzazione internazionale per affermare il diritto all’autodeterminazione di un popolo martoriato.
Così si ricrea un legame con la patria di origine grazie ad una socialità che vede tutti svolgere un ruolo diretto, gli anziani sono valorizzati, le donne condividono le responsabilità a tutti i livelli. Priorità è data all’educazione e alla sanità, e anche in questo caso le donne svolgono il ruolo più attivo.
La delegazione ospite ha illustrato le difficoltà e gli ostacoli tuttora esistenti per raggiungere l’obiettivo dell’autodeterminazione del popolo saharawi.
Il referendum indetto nel 1991 dall’ONU, per la proclamazione dell’indipendenza del Sahara Occidentale, è, di fatto, congelato per gli ostacoli posti dal Marocco e non decollano le trattative, aperto lo scorso anno tra i rappresentanti dei due popoli. Dai sindacati sammarinesi pieno appoggio e solidarietà.
Esiste è stato sottolineato, l’esigenza di rafforzare la sensibilizzazione internazionale per affermare il diritto all’autodeterminazione di un popolo martoriato.
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