Nel mirino di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, la mancata applicazione della normativa antiriciclaggio nelle transazioni della maggior parte delle banche di Forlì-Cesena e di Rimini con banche sammarinesi. L’indagine riguarda 52 istituti di credito, solo in un paio di casi è stato verificato un comportamento corretto. Negli altri sono emerse registrazioni scorrette dei codici delle transazioni effettuate, e in taluni casi addirittura l’omissione della segnalazione dell’operazione bancaria. Vanificando così il lavoro delle autorità preposte al controllo: gli organi tributari e la stessa Banca d’Italia. Per tutti gli istituti di credito che non hanno rispettato la normativa antiriciclaggio scatterà la contravvenzione penale. Resta da capire esattamente se le irregolarità accertate in Italia abbiano dei riscontri anche sul Titano: banche e finanziarie in primis. Ma saranno le indagini delle prossime settimane ad appurarlo. “Per ora è solo un’ipotesi – commenta il Segretario di Stato alle Finanze, Stefano Macina – non ci sono i necessari elementi di valutazione, né tanto meno i presupposti per intervenire. Verranno comunque compiute tutte le verifiche del caso da parte di Banca Centrale, poi si vedrà”.
Riproduzione riservata ©