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Turismo: come comunica San Marino?

18 mag 2009
Turisti
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San Marino comunica debolmente, all’esterno, la sua identità e le occasioni turistiche e culturali. Lo afferma un sondaggio dell’agenzia di comunicazione MPR, presentato alle categorie del settore. I circa 2 milioni di visitatori che ogni anno salgono sul Monte non hanno una adeguata conoscenza degli eventi, i musei, i monumenti e le opportunità della Repubblica. Sono per due terzi italiani, e nel 97% dei casi si fermano appena 2, massimo 4 ore. Solo l’1% di chi soggiorna sulla vicina riviera si sposta a San Marino, ma ci sono bacini che meritano maggiore attenzione, come Cina e Russia. L’indagine evidenzia la necessità di curare di più anche arredo urbano e verde pubblico, insomma il Titano deve saper attrarre meglio i suoi visitatori lungo l’intero arco dell’anno. Ciononostante è proprio al turismo che spetta il ruolo di volano dell’economia. Ne è convinto il Segretario di Stato al Turismo, Fabio Berardi, che a Osla, Usc e Usot ha illustrato la sua idea di una regia unica, capace di coordinare le iniziative, ridurre le dispersioni, assicurare maggiore efficacia e garantire un’immagine univoca di San Marino. Per il Segretario al Territorio, Giancarlo Venturini, serve un piano condiviso con gli operatori per la riqualificazione urbanistica, l’arredo e le esposizioni del centro storico, mentre il Segretario all’Industria, Marco Arzilli, auspica uno sforzo partecipativo per un’azione comune. Se ne parlerà in un tavolo di confronto permanente. Tra le azioni prioritarie: l’attivazione del Convention and Visitors Boureau, per un’attività congressuale; un piano di comunicazione mirata; e servizi di trasporto dalla Riviera per accompagnare visitatori anche fino a tarda sera.

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