“Nei prossimi mille giorni ci giochiamo il nostro futuro”. Non usa mezze parole l’assessore provinciale al turismo Fabio Galli. Rimini snocciola i dati delle presenze nei primi mesi dell’anno, e lo fa ben consapevole della crisi che sta investendo il comparto, in Italia e all’estero. Ed è proprio alla luce di questa recessione generale che la Riviera si dice soddisfatta. Perché rispetto ad altre realtà, dimostra di essere ancora un punto di riferimento per i vacanzieri. Gli arrivi di luglio registrano l’1,7% in più, le presenze un +0,4%. Buona partenza anche per il mese di agosto. Se si guardano i dati dall’inizio dell’anno emerge un calo dell’1,4%, contro il 7,1% del mercato turistico nazionale. Insomma, Rimini tiene, nonostante tutto.
A soffrire di più il turismo fieristico congressuale, che incide notevolmente sui dati del comparto. Sui mercati esteri si evidenziano luci ed ombre: si consolida il turismo nazionale, mentre calano i flussi provenienti da Russia ed est Europa. D’altra parte va sottolineato un ritorno al passato, con l’aumento di tedeschi e francesi. Tutto merito di strategie di marketing vincenti.
In attesa dei dati ufficiali di agosto, il turismo riminese guarda al futuro e punta ai prossimi tre anni: mille giorni per vincere la crisi e la sfida della competitività. Tanti i progetti in programma. Ma è sul pacchetto innovazione, viabilità e riqualificazione che si gioca la partita della vita. Parola d’ordine: infrastrutture. “Se non saremo pronti – è stato detto – saranno guai per tutti”.
Viabilità significa: terza corsia dell’A14, nuova Statale, collegamento tra la costa e l’entroterra. Una parola anche sull’aeroporto. E’ strategico come porta d’ingresso della Riviera. Ma si può fare di più. Rimini chiede incentivi veri e invita al salto di qualità.
Monica Fabbri
A soffrire di più il turismo fieristico congressuale, che incide notevolmente sui dati del comparto. Sui mercati esteri si evidenziano luci ed ombre: si consolida il turismo nazionale, mentre calano i flussi provenienti da Russia ed est Europa. D’altra parte va sottolineato un ritorno al passato, con l’aumento di tedeschi e francesi. Tutto merito di strategie di marketing vincenti.
In attesa dei dati ufficiali di agosto, il turismo riminese guarda al futuro e punta ai prossimi tre anni: mille giorni per vincere la crisi e la sfida della competitività. Tanti i progetti in programma. Ma è sul pacchetto innovazione, viabilità e riqualificazione che si gioca la partita della vita. Parola d’ordine: infrastrutture. “Se non saremo pronti – è stato detto – saranno guai per tutti”.
Viabilità significa: terza corsia dell’A14, nuova Statale, collegamento tra la costa e l’entroterra. Una parola anche sull’aeroporto. E’ strategico come porta d’ingresso della Riviera. Ma si può fare di più. Rimini chiede incentivi veri e invita al salto di qualità.
Monica Fabbri
Riproduzione riservata ©