L'Usl riunisce l’Attivo dei Quadri del Pubblico Impiego USL per discutere le modifiche introdotte dalla legge sulla rappresentatività e l’impatto che queste avranno nella Pubblica Amministrazione, considerato - scrive il terzo sindacato - che la norma interviene in maniera “approssimativa” sul Pubblico Impiego e mal si innesta con la normativa vigente. Dall’Attivo tutto il disappunto per una legge che, afferma, tende a ridurre i diritti dei lavoratori, impone una doppia quota per essere iscritti a una Organizzazione Sindacale e limita la libertà di espressione dei lavoratori. Si è fatto anche il punto sulla stabilizzazione del settore pubblico allargato, di cui l’Attivo chiede la conclusione in tempi rapidi - manca ancora l’ISS e i contratti cosiddetti atipici - e del fabbisogno che, per l'Usl, sta mostrando sempre di più le sue lacune. Infine le difficili situazioni in cui versano l’Istituto per la Sicurezza Sociale, il Corpo della Polizia Civile e il Servizio Trasporti. Le Segreterie competenti, conclude l'Usl, devono dare risposte in tempi brevi, garantendo la valorizzazione delle risorse umane all’interno dei vari servizi e facendo partecipare i lavoratori alle scelte.
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