Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video postato sui social, torna a difendere il Governo dalle critiche per i rincari sui carburanti e rivendica la scelta di “concentrare le risorse su chi ne ha più bisogno”. Il premier poi afferma di non aver promesso il taglio delle accise in campagna elettorale e all'opposizione, che lo accusa di incoerenza per un video che gira sui social in cui Meloni propone la misura in questione, risponde spiegando che il filmato risale al 2019.
Ma gli animi si infiammano e i gestori degli impianti di carburanti annunciano due giorni di sciopero con presidio a Montecitorio, dalle 19 del 24 gennaio alle 7 del 27 gennaio. L'iniziativa – spiegano – nasce dalla necessità di “porre fine a questa 'ondata di fango' contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità". Contrario il Codacons che definisce la decisione dei benzinai come “un atto di guerra contro i consumatori, una protesta assurda e immotivata” e annuncia "un'istanza urgente da presentare al Garante per gli scioperi affinché blocchi la mobilitazione dei gestori".
Nel frattempo via libera definitivo della Camera al decreto legge Aiuti quater, con 164 voti a favore e 127 contrari. Il testo, su cui ieri il Governo aveva incassato la fiducia, include novità sul Superbonus e sul fronte cessione crediti.