Per un anno ha maltrattato la convivente, provocandole un continuo stato di prostrazione, ansia e timore per la propria incolumità arrivando a minacciarla di morte e di sfregiarle il viso con l'acido. Per queste ragioni, la Polizia di Rimini ha arrestato un 29enne di origine campana arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Gli agenti sono intervenuti sul luogo di lavoro della vittima, chiamata da una sua collega preoccupata della presenza dell'uomo. La donna, per paura del compagno, non lo aveva mai denunciato. Trovato il coraggio, la donna ha presentato querela nei confronti del 29enne riferendo ai Poliziotti che da diverso tempo subiva atteggiamenti prevaricatori e aggressivi.
La loro storia era iniziata cinque anni fa e sin dai primi mesi di convivenza, l'atteggiamento dell'uomo era caratterizzato da una immotivata gelosia che spesso sfociava in atti violenti come urla e lancio di oggetti. Per questo si era rifugiata a casa dei familiari - anche per tutelare la figlia - e, nel gennaio del 2019, aveva chiuso la relazione. Nell'estate dello stesso anno, tuttavia, i due erano tornati a vivere insieme: da lì, nuove discussioni. L'uomo, non nuovo a condotte prevaricatorie, l'aveva anche costretta a licenziarsi dal posto di lavoro. In un'occasione le aveva sgonfiato le gomme dell'auto per impedirle di recarsi a lavorare.