Adesso.sm critica Rete per aver preteso le dimissioni del membro nominato dal Psd per fare posto ad un proprio rappresentante nel direttivo di Banca Centrale. Per la maggioranza l'abbandono dell'Aula è stato grande atto di cafoneria e di scorrettezza istituzionale considerando il commiato della Reggenza. Nel mirino anche il rifiuto di Rete di proporre un proprio membro nel cda di CARISP prima dell’approvazione del bilancio e la nomina di uno dei candidati che in passato la DC voleva alla presidenza di Banca Centrale. E a proposito dei rapporti con via delle Scalette: “Rete – scrive la maggioranza - richiama alla memoria l’ex-capogruppo della DC Luigi Mazza. Peccato che i suoi membri vadano a braccetto con Giancarlo Venturini che con Mazza continua ad avere rapporti molto stretti". Riguardo invece ad accuse smentite nei fatti, Maggioranza e Governo – si legge - hanno dimostrato di non dipendere da nessun potere forte: CARISP non è stata venduta a privati per pochi spicci; gli NPL non sono stati dati in appalto a privati; le perdite saranno recuperate negli anni; i correntisti di ASSET non perderanno i propri risparmi.
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