Oggi l’Associazione dell’Industria ha incontrato tutti i capigruppo per chiedere alla politica di uscire dalla gestione delle attività economiche. Bisogna mettere la parola fine agli scontri tra istituzioni. La politica faccia la politica ed esca dalla gestione delle attività economiche. Lo dice Assoindustria, sottolineando che nei prossimi due anni, continuerà la perdita di posti di lavoro, l’aumento del deficit pubblico, l’indebolimento del sistema finanziario, l’incombere di una vera e propria crisi di sistema. "Da anni - afferma Anis - il lavoro dei governi non produce i risultati necessari al Paese. Servono meccanismi nuovi per garantire trasparenza e controllo su tutte le attività pubbliche e - sottolinea - occorre un atto di coraggio straordinario che sia percepito anche dalle altre Nazioni, a partire dall’Italia, come un gesto serio di assunzione di responsabilità". La richiesta è di avvalersi delle forze migliori, uomini autorevoli, saggi, di provata esperienza e moralità. Occorre garantire che la loro azione sia libera ed efficace, per recuperare dignità e credibilità. La proposta è quella di introdurre nuove figure amministrative, dei responsabili di settore nominati dal Consiglio Grande e Generale, per raggiungere obiettivi specifici. Non è, ha ripetuto più volte Assoindustria ai capigruppo, l’anticamera al governo dei tecnici. Sono tre i punti che più premono agli industriali: la messa in sicurezza del settore manifatturiero prevedendo, tra l’altro per tutti i contratti l’aumento corrispondente all’inflazione. La pubblica amministrazione: ridimensionata, più autonoma ed efficiente. Gli investimenti: dal rilancio delle opere pubbliche all’ammodernamento delle infrastrutture, facendo molta attenzione alla crisi del settore immobiliare, conclude Assoindustria, per i riflessi che può avere sull’economia del Paese.
Sonia Tura
Sonia Tura
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