La nomina dei nuovi vertici di Banca Centrale è una priorità, considerato il momento storico e le sfide che attendono il sistema. Dopo l'uscita di scena di Presidente e Direttore Generale, il Consiglio Grande e Generale ha votato un ordine del Giorno nel quale impegnava il Governo a definire i criteri di valutazione per i candidati alla successione e fissava i tempi dell'avvicendamento: non oltre il mese di ottobre. Bruciate le ipotesi di candidature circolate nei giorni scorsi, l'orientamento dell'esecutivo resta quello già indicato nel documento votato dalle forze politiche: il ricorso ad una selezione internazionale per individuare i profili più adeguati ai ruoli dirigenziali. Il Presidente, oltre ad una significativa preparazione, dovrà vantare anche una rete di relazioni in campo internazionale, per favorire l'accreditamento del sistema bancario e finanziario sammarinese; mentre il Direttore Generale dovrà aver maturato esperienze in istituti di primario livello internazionale o nelle autorità di vigilanza. Profili che dovranno emergere dai documenti dei vari aspiranti, anche se il nodo da sciogliere resta quello di chi avrà le competenze per valutare ogni curriculum. Sarà un'agenzia specializzata a prenderli in esame e ad esprimere giudizi? Saranno tecnici appositamente incaricati a compiere la selezione? Un nodo che il Governo deve ancora sciogliere. Intanto le opposizioni lamentano il promesso confronto nella Conferenza dei Capigruppo Consiliari. Il Segretario alle Finanze rassicura: “Già si è tenuto un incontro preliminare e una volta che il Congresso di Stato avrà deciso la linea da tenere, ci sarà sicuramente l'opportunità di discuterne insieme”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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