E' un vertice tutto sammarinese quello che attualmente ha il compito di traghettare Banca Centrale verso il suo nuovo assetto. Usciti di scena Presidente e Direttore Generale, il testimone è passato nelle mani di Stefano Bizzocchi, vice Presidente e Daniele Bernardi, Vice Direttore Generale. La responsabilità della Vigilanza ispettiva è invece affidata a Patrizio Ettore Cherubini. Toccherà a loro reggere ancora le sorti dell'istituto di Via del Voltone fino a quando il Consiglio Grande e Generale non designerà il nuovo presidente e, successivamente, il Consiglio Direttivo nominerà il Direttore Generale. Fra selezione, votazione in aula e riunione del direttivo, presumibilmente ancora per un paio di mesi. Intanto maggioranza e Governo lavorano per l'indicazione del nuovo Presidente. Confermata la strada del bando internazionale, si dovrà stabilire come procedere, se cioè gestire direttamente la preselezione, per affidarsi poi ad un'agenzia specializzata per individuare il candidato ideale, o se rivolgersi da subito a coloro che per mestiere individuano alti dirigenti.
La Banca Centrale Europea, ad esempio, ha scelto due anni fa la prima opzione per nominare il proprio Presidente della Vigilanza, la francese Danièle Nouy, già Segretario Generale dell'autorità francese di vigilanza e del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. Dopo una preselezione, condotta da un Comitato appositamente nominato dal Consiglio direttivo della BCE che ha vagliato le candidature secondo i criteri stabiliti, si è passati ai colloqui, con l'ausilio di una agenzia per la ricerca di personale direttivo. Da questi è scaturito il candidato ideale. Diversamente si è mossa invece la Banca d'Inghilterra, quando si è trattato di nominare il nuovo Governatore: ha scelto la strada di un comune annuncio di lavoro sull'Economist, il più autorevole giornale economico inglese. Un annuncio pubblicato a spese del ministero del Tesoro, in cui si spiegavano i requisiti richiesti e l'indirizzo a cui inviare le domande: il numero 11 di Downing Street, la sede del ministro delle Finanze. I candidati dovevano avere “esperienza di lavoro in una banca centrale o ai livelli più alti in una banca di primaria importanza o in altre istituzioni finanziarie”, dovevano essere “forti comunicatori”, con “buone competenze interpersonali”, “di indiscussa integrità”. Una comunissima inserzione da cui è uscito il nuovo Governatore della Banca d'Inghilterra: Mark Joseph Carney, in precedenza Governatore dalla Banca Centrale Canadese, ritenuto l'uomo che ha evitato al Canada gli effetti della crisi finanziaria dell 2008 e che Financial Times e Time Magazine hanno riconosciuto come figura di spicco nel mondo finanziario.
La Banca Centrale Europea, ad esempio, ha scelto due anni fa la prima opzione per nominare il proprio Presidente della Vigilanza, la francese Danièle Nouy, già Segretario Generale dell'autorità francese di vigilanza e del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. Dopo una preselezione, condotta da un Comitato appositamente nominato dal Consiglio direttivo della BCE che ha vagliato le candidature secondo i criteri stabiliti, si è passati ai colloqui, con l'ausilio di una agenzia per la ricerca di personale direttivo. Da questi è scaturito il candidato ideale. Diversamente si è mossa invece la Banca d'Inghilterra, quando si è trattato di nominare il nuovo Governatore: ha scelto la strada di un comune annuncio di lavoro sull'Economist, il più autorevole giornale economico inglese. Un annuncio pubblicato a spese del ministero del Tesoro, in cui si spiegavano i requisiti richiesti e l'indirizzo a cui inviare le domande: il numero 11 di Downing Street, la sede del ministro delle Finanze. I candidati dovevano avere “esperienza di lavoro in una banca centrale o ai livelli più alti in una banca di primaria importanza o in altre istituzioni finanziarie”, dovevano essere “forti comunicatori”, con “buone competenze interpersonali”, “di indiscussa integrità”. Una comunissima inserzione da cui è uscito il nuovo Governatore della Banca d'Inghilterra: Mark Joseph Carney, in precedenza Governatore dalla Banca Centrale Canadese, ritenuto l'uomo che ha evitato al Canada gli effetti della crisi finanziaria dell 2008 e che Financial Times e Time Magazine hanno riconosciuto come figura di spicco nel mondo finanziario.
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