Mentre in Aula si alzava la polemica per il no della maggioranza all'inserimento di un comma dedicato alle dimissioni di Grais e, soprattutto, per non aver dato modo ai gruppi di leggere le ragioni per cui il Presidente di Banca Centrale ha lasciato l'incarico, sul sito di BCSM Grais scriveva che, “alla base delle dimissioni vi è una mia personale diversa visione circa il percorso da intraprendere per la tutela del sistema finanziario di San Marino e della Banca Centrale. Infatti, misure e azioni recentemente adottate potrebbero pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi definiti dal Consiglio Grande e Generale al momento del conferimento del mio incarico e confermati successivamente”. Poi la parola passa al Segretario alle finanze. Celli premette che dopo il licenziamento di Savorelli si doveva arrivare velocemente alla nomina del nuovo direttore e che il governo, sin dall'inizio, aveva tracciato il profilo di una figura che avesse un inquadramento di carattere “istituzionale”, non fosse contaminato da evidenti rapporti con il mondo finanziario privato e garantisse buone relazioni con i vicini di casa a partire dal Mef e da Bankitalia. Capuano, sottolinea Celli, rispecchia perfettamente le indicazioni fornite dal governo. All'opposizione, che ha contestato il metodo, il Segretario alle finanze ricorda che così si è fatto per le nomine di Giannini prima e di Savorelli poi. La novità invece, rimarca, è nell'incontro conoscitivo tra Capuano e i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari. Adesso, invita Celli, è fondamentale confrontarsi sulla mission da affidare al nuovo direttore generale che dovrà mettersi al lavoro da subito per istituire la Centrale dei Rischi. Sul piano bilaterale vanno incrementati gli accordi e i memorandum di intesa con le banche centrali a partire da quello con Banca d'Italia. La stabilizzazione, dice, passa attraverso il confronto permanente tra governo, Banca Centrale e soggetti vigilati. E' ufficialmente conclusa la prima fase dell'Aqr. Sulla base dei dati emersi, anticipa Celli, Bcsm e banche si confronteranno sui possibili piani di rimedio, dando avvio alla seconda fase. Nel terzo e ultimo passaggio – che il Segretario alle finanze fissa in 3/5 anni – i soggetti vigilati dovranno attuare i piani di ricapitalizzazione e di efficientamento industriale. Intanto si va verso la riorganizzazione di Banca Centrale, a partire dal suo statuto. Capuano avrà il compito decisivo e immediato di ricostruire dalle fondamenta la Vigilanza. Nella notte i primi interventi. 54 le richieste di parola e i distinguo maggiori al momento si registrano nella maggioranza.
Sonia Tura
Sonia Tura
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