A sei anni dall'avvio ufficiale del negoziato, l'accordo di Associazione con l'Ue di San Marino, Monaco ed Andorra è ancora in attesa di una definizione. Per il Segretario agli Esteri Beccari serve un'accelerata.
“Insieme ai nostri interlocutori dobbiamo considerare – dichiara il Segretario agli Esteri Luca Beccari – che non si può andare avanti a questi ritmi”. La Brexit, le elezioni e la pandemia, hanno rallentato la trattativa con l'Ue cominciata nel marzo 2015 e ora è intenzione del Segretario Beccari imprimere un'accelerata. In calendario fissate tre tornate negoziali: a marzo, giugno e settembre ed altre due, a maggio e dicembre, potrebbero aggiungersi: “Per noi – prosegue Beccari – programmare il futuro con delle riforme, come vogliamo fare, è difficile se non abbiamo uno scenario davanti che ci dice quali saranno le grandi variabili di questo Paese su lavoratori, frontalieri, residenti, opportunità d'impresa”. Beccari ha riferito ieri in Commissione esteri sullo stato di avanzamento del negoziato: “Credo che a livello generale ci sia una condivisione sull'opportunità dell'accordo con l'Ue. La variabile più grande – osserva il Segretario agli Esteri - è rappresentata dai timori, trasversali, di ciò che San Marino potrebbe perdere. Nel mandato negoziale dell'Unione Europea vi è tuttavia l'indicazione di prestare attenzione alle peculiarità dei piccoli stati. San Marino avrà quindi modo di poter negoziare forme di applicazione che tengano conto delle nostre caratteristiche”. Intanto per stringere i tempi della trattativa anche una recente interrogazione alla Commissione Ue firmata da 26 europarlamentari: “Credo sia un segno importante – conclude Beccari – dell'attenzione che comincia a crescere in ambito politico, all'interno dell'Unione Europea, verso il negoziato”.