Circa un’ora a colloquio da Napolitano. Berlusconi è salito al Quirinale con Gianni Letta. Si pensa per discutere le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia, anche se qualcuno parla addirittura di dimissioni. Ma il Presidente del Consiglio è stato chiaro: “o si va avanti con me – ha ribadito in più di un’occasione - oppure si va al voto". Parla dello scandalo di Arcore come di una montatura creata ad arte, e accusa i pm di guerra politica, non giudiziaria. Ai fedelissimi confida addirittura i dubbi sui servizi segreti deviati. Ma le sue affermazioni non convincono l’opposizione. Il Pd e Casini rompono gli indugi e ne chiedono le dimissioni. Lo fa ufficialmente il Pd alla Camera. La vicenda Ruby è come una morsa morale che si sta stringendo attorno al presidente del Consiglio. Quirinale e Vaticano incalzano. Napolitano in una nota ufficiale parla di "turbamento" del Paese, l'Avvenire di vicenda "sconvolgente". Nel Pdl sempre più tiepida, invece, la Lega che dice:"a noi interessa solo il federalismo. Oppure si vota".
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