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Il Bilancio 2014 chiude con un milione in cassa

8 set 2015
Giancarlo CapicchioniIl Bilancio 2014 chiude con un milione in cassa
Il Bilancio 2014 chiude con un milione in cassa - In Commissione finanze l'assicurazione che il disavanzo, stimato in 15 milioni di euro, “è stato cop...
Lo aveva già annunciato al Consiglio, anticipando, sul consuntivo 2014 il possibile pareggio di bilancio. In Commissione finanze l'assicurazione che il disavanzo, stimato in 15 milioni di euro, “è stato coperto”. Questo, sottolinea Capicchioni, consente di chiudere in pareggio un anno prima del previsto e con un avanzo di circa un milione di euro. Il programma economico, aggiunge il Segretario alle finanze, “sarà impostato su un bilancio che parte da un sostanziale equilibrio, ma con l'obiettivo di ottenere un cospicuo avanzo nel 2016”. Un risultato importante, commenta Tony Margiotta di Sinistra Unita, ma che è andato a discapito dei servizi per la cittadinanza e del loro sostentamento. Ci auguriamo, dice, non avvenga più. Il socialista Paolo Crescentini chiede come si intendono reperire risorse per nuove infrastrutture in un bilancio in cui la spesa corrente la fa da padrona. Tra i buoni propositi, lo spostamento della San Marino Rtv. E' il momento – sottolinea - di dare alla televisione di Stato una sede più consona e una struttura adeguata in termini di sicurezza. Più critico Andrea Zafferani di Civico 10. “I dati sul Pil 2014 sono ancora di stima. Non è accettabile. E molti riferimenti, nel programma economico, sono del 2013. A volte è facile ridurre il deficit di bilancio, basta tagliare gli investimenti.” Per lui la sfida che non si è riusciti a vincere è diminuire la spesa corrente aumentando gli investimenti senza fare debiti. “Per avere un quadro preciso servono dati il più possibile puntuali, conferma Massimo Cenci di Noi Sammarinesi ricordando che questo è un problema cronico, trasversale in tutti i settori. Tra gli asset indicati per dare il cambio di passo al Paese Cenci ricorda il Parco scientifico e tecnologico. Dispiace – sottolinea - sia apprezzato più dall'opposizione e che stenti a prendere il via, tanto da far pensare che qualcuno guardi nello specchietto retrovisore. I numeri parlano da soli, commenta Luca Beccari del pdcs. Il Paese non è uscito dalla crisi economica, ma nell'affrontarla ha posto in essere una serie di provvedimenti che stanno dando risultati. Dopo anni di cali su tutti i fattori, si sta passando ad una fase di crescita. Avere azzerato un deficit programmatico ad un anno di distanza dalla riforma fiscale, non è casuale. Un errore, per Gerardo Giovagnoli, non mettere in pratica quello che era scritto nel programma rispetto all'Istituto di finanza pubblica. Dobbiamo trovare una modalità attraverso la quale lo Stato possa mettere in circolo risorse, sottolinea il capogruppo del Psd. E il parco scientifico e tecnologico, puntualizza, gode di condivisione unanime.
Senza idee né sviluppo, per l'Usl, il programma economico 2016. Al di là di un leggero incremento del PIL, scrive, ciò che emerge è l’aggravarsi di una situazione già allarmante che rischia seriamente di divenire irreversibile. Leggere nero su bianco che il livello di liquidità dello Stato è inadeguato rispetto alle esigenze della gestione finanziaria, prosegue l'Usl, è l’ammissione del fallimento della politica economica posta in essere negli ultimi anni. Dal confronto con il Segretario di Stato, sottolinea la nota, non è emersa alcuna potenziale contromisura da mettere in campo se non l’accensione di un prestito presso la Cassa Depositi e Prestiti Italiana o l’emissione di Titoli di Stato sammarinesi. Ipotesi sulle quali l'Usl nutre pesanti perplessità, che testimoniano una gestione emergenziale del Paese, senza alcuna progettualità o indirizzo di sviluppo.

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