Si è chiusa cinque minuti prima delle 2 di questa notte la maratona consiliare di fine anno per l'approvazione della finanziaria. Su 47 presenti, 32 i voti favorevoli espressi dalla maggioranza, 15 i contrari, arrivati dalle opposizioni. Nella seduta notturna il rush finale con la votazione degli ultimi articoli ed emendamenti. I maggiori contrasti sul cosiddetto “milledeleghe” che prevede, in un solo articolo, l'emanazione di 38 decreti su un ampio spettro di materie. Per le minoranze è “una vergogna” perché si esautora la funzione legislativa del Consiglio e ci sarebbero anche problemi di costituzionalità. La maggioranza ribatte che in realtà tutti i decreti dovranno essere ratificati proprio dal Consiglio che dunque non viene privato della sua prerogativa. All'articolo 8 previsti stanziamenti per i centri sanitari di Murata e Borgo Maggiore e per la colonia di Pinarella e tra le infrastrutture da progettare entro il 2023 e avviare nel 2024 c'è l'Ospedale di Stato, il Nuovo Museo della Repubblica di San Marino; la riqualificazione della superstrada e del tracciato ferroviario Borgo Maggiore – Piazzale ex Stazione, la valorizzazione dell’ex Cinema Turismo.
A proposito del nuovo Ospedale prevista l'emissione di un bando per il finanziamento dell'opera. Già 15, di cui 5 di alto livello – hanno fatto sapere i Segretari Canti e Gatti – le manifestazioni di interesse. Ribadite critiche dalle minoranze, per i soldi spesi, con lo stesso obiettivo, nella consulenza “Conforti”. All'articolo 19 previsto un decreto delegato, entro il 31 dicembre 2023, per supportare famiglie e imprese colpite dal caro bollette. L'opposizione chiedeva tempi più stretti. Il Segretario Gatti ha chiarito che una data più imminente avrebbe precluso eventuali interventi successivi, in caso di necessità, mentre in questo modo è possibile agire, anche più volte, in qualsiasi momento dell'anno. In finanziaria anche il mandato al Congresso di Stato per la predisposizione, entro il 31 marzo, di un pdl per introdurre nel codice penale il reato di traffico d'influenza e per aumentare le pene nei casi di amministrazione infedele e appropriazione indebita, ai danni dello Stato.