Il rinvio a giudizio del presidente della DC Poggiali stabilisce in modo definitivo il grado di inadeguatezza del gruppo dirigente del primo partito di maggioranza.
Il nome di Poggiali, infatti, va ad affiancarsi a quello di molti altri uomini di punta della DC toccati da gravissime questioni giudiziarie. Primo fra tutti quello di Marco Gatti, segretario politico della DC, oggetto di una rogatoria internazionale in relazione a una indagine sul clan camorristico Di Lauro. Nella vicenda conto Mazzini compare invece il nome di Ernesto Benedettini, tesoriere storico della DC. Anche i nomi degli esponenti degli Upr coinvolti nella stessa vicenda vanno letti come nomi democristiani (Menicucci, Lonfernini e Gasperoni sono tutti ex segretari della DC). Nel poco onorevole elenco rientra anche il nome di Clelio Galassi, membro di direzione della DC, coinvolto nella vicenda IMB/Stamina.
Il recente congresso democristiano è stato dunque un atto di autolegittimazione del suo vertice e soprattutto un tradimento verso la necessaria opera di bonifica della politica.
Di fronte ad un capo di imputazione così pesante minimizzare o fingere di cadere dalla nuvole sono atteggiamenti ridicoli. Così com'è ridicolo sostenere che nessuno fosse a conoscenza del coinvolgimento di Poggiali rispetto ad un procedimento che risale al 2010. Tant’è che la stessa obiezione è stata sollevata anche dall'ex presidente della DC Teodoro Lonfernini, che aveva dovuto fare un passo indietro proprio per lasciare il posto a Poggiali.
La storia politica sammarinese da molti anni è una storia tutta democristiana, di arricchimento barbaro, di grigiore e corruzione. È quindi una storia che deve concludersi.
Bisogna allora che la parte migliore del Paese, le forze politiche, i movimenti cittadini, gli imprenditori seri e anche i singoli che desiderano un futuro diverso dal passato uniscano le forze per fare di nuovo di San Marino un Paese forte, civile e moderno.
Comunicato stampa Cittadinanza Attiva
Il nome di Poggiali, infatti, va ad affiancarsi a quello di molti altri uomini di punta della DC toccati da gravissime questioni giudiziarie. Primo fra tutti quello di Marco Gatti, segretario politico della DC, oggetto di una rogatoria internazionale in relazione a una indagine sul clan camorristico Di Lauro. Nella vicenda conto Mazzini compare invece il nome di Ernesto Benedettini, tesoriere storico della DC. Anche i nomi degli esponenti degli Upr coinvolti nella stessa vicenda vanno letti come nomi democristiani (Menicucci, Lonfernini e Gasperoni sono tutti ex segretari della DC). Nel poco onorevole elenco rientra anche il nome di Clelio Galassi, membro di direzione della DC, coinvolto nella vicenda IMB/Stamina.
Il recente congresso democristiano è stato dunque un atto di autolegittimazione del suo vertice e soprattutto un tradimento verso la necessaria opera di bonifica della politica.
Di fronte ad un capo di imputazione così pesante minimizzare o fingere di cadere dalla nuvole sono atteggiamenti ridicoli. Così com'è ridicolo sostenere che nessuno fosse a conoscenza del coinvolgimento di Poggiali rispetto ad un procedimento che risale al 2010. Tant’è che la stessa obiezione è stata sollevata anche dall'ex presidente della DC Teodoro Lonfernini, che aveva dovuto fare un passo indietro proprio per lasciare il posto a Poggiali.
La storia politica sammarinese da molti anni è una storia tutta democristiana, di arricchimento barbaro, di grigiore e corruzione. È quindi una storia che deve concludersi.
Bisogna allora che la parte migliore del Paese, le forze politiche, i movimenti cittadini, gli imprenditori seri e anche i singoli che desiderano un futuro diverso dal passato uniscano le forze per fare di nuovo di San Marino un Paese forte, civile e moderno.
Comunicato stampa Cittadinanza Attiva
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