La maggior parte dei “big” del PSD interverrano nel pomeriggio, prima della votazione dei documenti e l'elezione degli organismi. Gli ultimi a prendere la parola saranno proprio Marina Lazzarini – una delle candidature più forti alla segreteria – e Gerardo Giovagnoli, che si è messo comunque a disposizione del Partito, per proseguire il proprio incarico. In mattinata, nei vari interventi, si è toccato più volte il tema del pericolo del cosiddetto “correntismo”, che può tramutarsi in spinte centrifughe capaci di distruggere le fondamenta stesse del PSD, inteso come casa dei riformisti. Applauditissima Patrizia Busignani. Intervento accorato, il suo; “in questo teatro – ha esordito – si era tenuto il Congresso dell'unificazione. Ma alla luce di quanto accaduto non siamo stati all'altezza di questo progetto”. La Busignani, non ha abbandonato, comunque, la speranza; ed ha apprezzato la disponibilità al dialogo espressa dai rappresentanti delle altre forze politiche, in particolare da Simone Celli. E poi una considerazione su Gerardo Giovagnoli, unita ad una stoccata a Denise Bronzetti: “il nostro segretario – ha detto – ha patito la coabitazione con un presidente molto diverso e molto più aggressivo di lui”. Ricorrente il tema dell'Europa: l'appuntamento referendario del 20 ottobre è visto come decisivo per il futuro del Paese. 48, in totale, gli iscritti a parlare.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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