Nella notte il gruppo Consiliare di Civico10 ha consegnato, nelle mani della Reggenza, le proprie dimissioni. Le aveva annunciate poche ore prima, insieme a ssd, in Ufficio di Presidenza. A breve dovrà essere convocato un Consiglio Straordinario.
Nell'ultima giornata di lavori Consiliari, all'indomani dell'ordine del giorno approvato all'unanimità che riapre il tavolo istituzionale, si attendevano scelte forti, in coerenza con i contenuti del dispositivo stesso che pone come condizione per il confronto allargato sul bilancio, le dimissioni della maggioranza.
Proprio ieri, dopo la lettura dell'impegno condiviso, il capogruppo di Civico10 annunciava atti di coraggio. Sono quindi attese, nelle prossime ore, le dimissioni delle forze di Adesso.sm, atto necessario per la riattivazione del confronto allargato a politica, categorie economiche e sindacati.
A stretto giro, la convocazione di un Consiglio straordinario per affrontare eventuali Istanze d'arengo rimaste inevase e approvare la terza variazione di bilancio. Il Segretario alle Finanze si è infatti appellato alla Reggenza per completare l'iter legislativo dopo la bocciatura della procedura d'urgenza. La legislatura – ribadiscono Marica Montemaggi di Civico 10 e Giuseppe Morganti di SSD – è finita. Perché lo sia formalmente – spiegano – servono verifiche tecniche. Dovrebbe essere questione di poco, anche perché l'ordine del giorno prevede elezioni entro l'anno e l'opposizione è stata chiara: condividerà i prossimi passaggi solo a Consiglio sciolto.
Nel frattempo proseguono gli incontri su metodo e contenuti del tavolo istituzionale, che dovrà affrontare temi come stabilità finanziaria e riforme strutturali; gestione degli npl, liquidità dello Stato, imposte indirette, pensioni.
Nel frattempo l'Aula procede con l'esame delle istanze d'arengo. Approvati provvedimenti per garantire un comportamento consono da parte di Consiglieri e membri del Congresso di Stato nel corso dei lavori parlamentari e affinché la scalinata della Cava dei Balestrieri sia intitolata al Professor Giuseppe Rossi.
Ai nostri microfoni Marica Montemaggi ha sottolineato che l'ordine del giorno approvato in Consiglio ha sancito la fine della legislatura e prodotto passi in avanti verso il tavolo istituzionale. Ora serviranno passi coraggiosi che per rispetto istituzionale porteremo avanti nelle sedi opportune. Giuseppe Morganti, per SSD rimarca che la legislatura si è conclusa, ma la situazione resta difficile. Serve un governo di unità nazionale molto forte. Siamo contenti - ha dichiarato - perchè finalmente tutti siamo uniti nel fare quello che è necessario: tutti remano nella stessa direzione altrimenti in burrasca la nave affonda. Noi siamo particolarmente contenti perchè abbiamo salvaguardato il nostro partito e il progetto Libera.