E’ Lorenzo Lonfernini il nuovo Presidente del Consiglio centrale del Partito democratico cristiano sammarinese. La sua elezione è avvenuta nella tarda serata di ieri.
Lonfernini che, al Congresso è stato protagonista del testa a testa con Valentini per l’incarico di Segretario politico del partito, è stato designato dal parlamentino DC con una larghissima maggioranza.
Alla vigilia i nomi sui quali si era concentrata l’attenzione erano quelli di Gianmarco Marcucci e di Giancarlo Venturini, ma da via delle scalette si annunciavano possibili sorprese dell’ultima ora, e così è stato. Lorenzo Lonfernini, in predicato anche per la possibile vicesegreteria unica dopo l’esito elettorale, è diventato il candidato ufficiale alla presidenza e l’assemblea lo ha votato.
Ma il parlamentino era chiamato a ridisegnare anche la direzione del partito.
Nell’organismo, del quale fanno parte di diritto il Segretario politico, il Presidente del Consiglio centrale e il Capogruppo consigliare, entrano volti nuovi ed escono invece esponenti noti, come Claudio Podeschi, Gianfranco Ugolini e Gianfranco Terenzi. Fra i nuovi ingressi Francesca Masi, Fabio Righi, Manuel Canti, Giuseppe Cecchetti e Marinella Chiaruzzi, che non hanno incarichi parlamentari, mentre fra i consiglieri siedono in Direzione, fra conferme e nuovi ingressi, Giancarlo Venturini, Gianmarco Marcucci, Federico Bartoletti, Ernesto Benedettini, Gabriele Gatti, Marco Gatti, Pier marino Menicucci e Claudio Muccioli. A completare l’organismo il ritorno di Francesco Mussoni e la conferma di Luigi Mazza.
Decisi dal parlamentino DC anche i due nuovi vicesegretari: Giancarlo Venturini e Gianmarco Marcucci, il primo avrà la delega dei rapporti interni al partito, Marcucci invece dovrà occuparsi di questioni di natura politico-istituzionale.
“E’ continuata – commenta il Segretario, Pasquale Valentini – la volontà espressa al Congresso di procedere sulla strada del rinnovamento, e le nomine lo dimostrano. Adesso – aggiunge Valentini – ci aspetta una fase di assestamento che andrà gestita perché i segnali che provengono, per una domanda di cambiamento, sono forti e il lavoro dei prossimi giorni sarà su questo cammino, perché cambiamento – conclude il Segretario DC – non voglia dire perdere il contributo di tutti”.
Lonfernini che, al Congresso è stato protagonista del testa a testa con Valentini per l’incarico di Segretario politico del partito, è stato designato dal parlamentino DC con una larghissima maggioranza.
Alla vigilia i nomi sui quali si era concentrata l’attenzione erano quelli di Gianmarco Marcucci e di Giancarlo Venturini, ma da via delle scalette si annunciavano possibili sorprese dell’ultima ora, e così è stato. Lorenzo Lonfernini, in predicato anche per la possibile vicesegreteria unica dopo l’esito elettorale, è diventato il candidato ufficiale alla presidenza e l’assemblea lo ha votato.
Ma il parlamentino era chiamato a ridisegnare anche la direzione del partito.
Nell’organismo, del quale fanno parte di diritto il Segretario politico, il Presidente del Consiglio centrale e il Capogruppo consigliare, entrano volti nuovi ed escono invece esponenti noti, come Claudio Podeschi, Gianfranco Ugolini e Gianfranco Terenzi. Fra i nuovi ingressi Francesca Masi, Fabio Righi, Manuel Canti, Giuseppe Cecchetti e Marinella Chiaruzzi, che non hanno incarichi parlamentari, mentre fra i consiglieri siedono in Direzione, fra conferme e nuovi ingressi, Giancarlo Venturini, Gianmarco Marcucci, Federico Bartoletti, Ernesto Benedettini, Gabriele Gatti, Marco Gatti, Pier marino Menicucci e Claudio Muccioli. A completare l’organismo il ritorno di Francesco Mussoni e la conferma di Luigi Mazza.
Decisi dal parlamentino DC anche i due nuovi vicesegretari: Giancarlo Venturini e Gianmarco Marcucci, il primo avrà la delega dei rapporti interni al partito, Marcucci invece dovrà occuparsi di questioni di natura politico-istituzionale.
“E’ continuata – commenta il Segretario, Pasquale Valentini – la volontà espressa al Congresso di procedere sulla strada del rinnovamento, e le nomine lo dimostrano. Adesso – aggiunge Valentini – ci aspetta una fase di assestamento che andrà gestita perché i segnali che provengono, per una domanda di cambiamento, sono forti e il lavoro dei prossimi giorni sarà su questo cammino, perché cambiamento – conclude il Segretario DC – non voglia dire perdere il contributo di tutti”.
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