Il “Decreto salva Cassa”, approvato con 32 voti a favore e 15 contrari, riapre lo scontro sulle perdite. Un buco da 534 milioni “per mettere alla gogna Carisp - accusa Roberto Ciavatta - presentato da un cda che si è dimesso e che non voleva sostenere il sistema”. “Un bilancio prudenziale e veritiero”, lo definisce invece la maggioranza, “che fotografa in maniera chiara problemi non nati in una notte – aggiunge Roberto Giorgetti – ma figli di anni di decisioni disastrose”. Per l'opposizione la spalmatura andava fatta prima e Alessandro Mancini individua come primo elemento turbativo l'aver impedito al cda uscente di finire il suo lavoro. Per Pasquale Valentini sono state disattese le raccomandazioni del Fondo Monetario. Cosa gli racconterete – chiede la minoranza - sul commissariamento di Banca Centrale? “Che abbiamo un progetto” – risponde Eva Guidi. “Da quattro anni – ricorda il Segretario Nicola Renzi – ci chiedono una realistica rappresentazione di Carisp”. “Non è mai stato possibile fare chiarezza sul suo bilancio”, gli fa eco Marco Podeschi. Pedini Amati pungola la maggioranza: “come pensate di coprire le perdite?” “Con la spending review, con le tasse?”, incalza Iro Belluzzi. “Emettendo titoli di stato pari a 200 milioni”, spiega Tony Margiotta. “C'è anche un confronto con il Consiglio di Previdenza – aggiunge Matteo Ciacci - mentre su un eventuale indebitamento ci confronteremo tutti insieme”. Simone Celli chiude plaudendo al vecchio cda: “ ha portato a termine la sua mission con lavoro egregio e in coerenza con le indicazioni del governo”. Poi, chiarisce: il nuovo cda non deve approvare il bilancio ma presiedere l'assemblea del 2 ottobre.
Che l'aria fosse pesante lo si era capito ieri sera dopo che, con un colpo di scena, l'opposizione che lo aveva richiesto aveva fatto saltare l'accordo raggiunto con la maggioranza in Ufficio di Presidenza. Non c'è l'unanimità sulle modifiche all'odg che prevedevano, oltre al riferimento del Segretario Finanze su Bcsm, anche il gradimento del nuovo direttore Raffaele Capuano. E' proprio su di lui che l'opposizione ha riserve, “per collegamenti – accusa la Dc – con il gruppo Cis”. “Collegamenti funambolici – dice la maggioranza - per rallentare e mettere i bastoni fra le ruote”. Sempre sul tema banche, l'Aula ratifica la Dichiarazione sulla data di entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni sui conti finanziari, iniziativa europea che ha visto San Marino fra i primi ad aderire, “come ulteriore tassello di un percorso di trasparenza – dice Renzi. Sul fronte università nessun problema sulla nomina del nuovo rettore: riconfermato con 35 sì su 36 votanti Corrado Petrocelli.
MF
Che l'aria fosse pesante lo si era capito ieri sera dopo che, con un colpo di scena, l'opposizione che lo aveva richiesto aveva fatto saltare l'accordo raggiunto con la maggioranza in Ufficio di Presidenza. Non c'è l'unanimità sulle modifiche all'odg che prevedevano, oltre al riferimento del Segretario Finanze su Bcsm, anche il gradimento del nuovo direttore Raffaele Capuano. E' proprio su di lui che l'opposizione ha riserve, “per collegamenti – accusa la Dc – con il gruppo Cis”. “Collegamenti funambolici – dice la maggioranza - per rallentare e mettere i bastoni fra le ruote”. Sempre sul tema banche, l'Aula ratifica la Dichiarazione sulla data di entrata in vigore dello scambio automatico di informazioni sui conti finanziari, iniziativa europea che ha visto San Marino fra i primi ad aderire, “come ulteriore tassello di un percorso di trasparenza – dice Renzi. Sul fronte università nessun problema sulla nomina del nuovo rettore: riconfermato con 35 sì su 36 votanti Corrado Petrocelli.
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