Il collegio dei garanti ha giudicato conforme la legge 5 novembre 2004, in materia di trasferimento dei beni immobili di proprietà dello stato, perchè accoglie nella sostanza i principi e i criteri direttivi del quesito referendario, per cui ora spettera’ tecnicamente alla reggenza emanare un decreto per annullare la consultazione referendaria prevista per il 5 dicembre. All’attenzione dei garanti poi l’eccezione di legittimita’ costituzionale sollevata dal giudice Ceccarini sulla vicenda patente e l’analoga questione di legittimità costituzioale sollevata dal giudice Buriani. Nel primo caso la questione riguardante i due fascicoli aperti presso il tribunale e accorpati da Ceccarini: uno dei quali prende il via da una denuncia per atto intimidatorio nei confronti proprio di Buriani. La vicenda vede coinvolti anche L’ ex comandante della polizia civile Albina Vicini e Il segretario agli interni Francini. Sia il procuratore del fisco che l’avvocatura dello stato hanno chiesto di rigettare l’eccezione sollevata. Infatti il nuovo ordinamento prevede altri criteri, come l’astensione e la ricusazione, nei casi un giudice non se la senta di giudicarne un altro. , Lo stesso consiglio grande e generale non ha ritenuto di prevedere una giurisdizione ad hoc per questi casi, per cui ha riconfermato il principio di uguaglianza sostanziale dei giudici. Ordinamento giudiziario che ha posto l’accento sull’indipendenza della magistratura. Questione analoga nella seconda udienza, con l’eccezionale sollevata dal commissario Buriani chiamato a giudicare 4 togati: i giudici Emiliani, Rosso, Pierfelici e Fattori, per presunta falsità ideologica, dopo un esposto, presentato da alcuni consiglieri, che aveva sollevato dubbi sulla presenza alle udienze processuali quale tirocinante, di Fiorenzo Stolfi, all’epoca in cui era segretario agli affari esteri.
Riproduzione riservata ©