Dopo lo scontro che pare sia avvenuto con Rete, in sede di verifica giovedì pomeriggio, e che ieri lo avrebbe quasi portato a dimettersi, il Segretario di Stato Stefano Canti, in una nota, getta acqua sul fuoco, auspica la via della mediazione, ma invita ad evitare attacchi personali. “Bene il confronto anche acceso, ma credo sia importante – scrive - confrontarsi nel merito delle tematiche e dei problemi, al fine di trovare le migliori soluzioni e fornire le dovute risposte ai cittadini”. Ricorda poi i provvedimenti attuati nell'ambito delle politiche ambientali e “condivisi in tutto – sottolinea - con gli alleati della maggioranza”; ma rilancia, allo stesso tempo, “l'importanza di sostenere le imprese che intendono crescere sul territorio fissando condizioni che possano contemperare l'interesse pubblico con la vendita dei terreni produttivi per consentire lo sviluppo delle stesse aziende; inoltre, le scelte condivise sulla gestione dei rifiuti, raccolta differenziata e compostaggio dei rifiuti organici”, questioni su cui verosimilmente si registrano le principali frizioni con Rete. “I confronti continueranno nel merito dei contenuti – assicura infine Canti - per arrivare ad una mediazione nel rispetto delle reciproche aspettative”.
Da parte sua, il Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, indicato dalla stampa locale come il principale accusatore dei colleghi di Governo, precisa invece di “non aver fatto attacchi a Canti, ma che si è semplicemente continuato a discutere di situazioni che vedono un disallineamento tra i gruppi”.
Smentisce inoltre di essere stato bersaglio di critiche da Rete sul fronte scuola, il Segretario di Stato, Andrea Belluzzi: “Con Elena Tonnini degli Interni – evidenzia – abbiamo impostato un buon lavoro”.
Ad ogni modo le tensioni restano soprattutto sulla sanità: dalla Dc espressi, tra l'altro, dubbi sul nuovo ospedale, un progetto che le Segreterie Sanità e Territorio stanno portando avanti insieme. Tema che rimarrà di certo sul tavolo dei prossimi incontri di verifica, e che sarà probabilmente al centro anche dei dibattiti pubblici in programma a breve: l'occasione per meglio comprendere la posizioni dei partiti in merito.