Commercio e turismo, al centro dibattito, settori che per anni hanno fatto da traino all'economia del Paese e che attraversano da tempo una fase di profonda difficoltà dettata anche dalla attuale congiuntura. Ospiti i rappresentanti delle associazioni di categoria: Francesco Brigante dell'Usot, Andreina Bartolini dell'Usc e Paride Bugli dell'Osla. Sul tavolo le problematiche del settore, al netto del bilancio tracciato sulla stagione estiva appena trascorsa che – si è detto – “ha portato numeri record in Riviera, ma non i risultati sperati sul Titano”. Quel che serve è una programmazione mirata, insieme all'unità di intenti, come ricetta per lo sviluppo. Daniele Morri di Rete si è soffermato sul settore commercio, rimarcando la necessità di ritornare ad una Smac che sia di incentivo ai consumi, abbandonando la sua funzione di strumento per il controllo fiscale. Proposta che trova d'accordo le associazioni. Di turismo ha parlato Tarcisio Corbelli (Mdsi), puntando sull'importanza di fare squadra, sul rapporto di stretta collaborazione che si deve instaurare tra commercianti, operatori e categorie economiche. Fondamentale, inoltre, la sinergia con i Comuni limitrofi, per una pianificazione più puntuale degli eventi, da cui ogni realtà territoriale possa trarre benefici. Più politico l'intervento di Andrea Giani (Rete), “il metodo con cui il Governo sta affrontando le politiche turistico-commerciali – ha fatto notare – non si discosta dal passato, c'è ancora troppa discrezionalità in capo al Congresso di Stato quando in realtà dovrebbero essere gli uffici preposti ad occuparsi della programmazione degli eventi”. “Una serata partecipata – commentano soddisfatti da Democrazia in Movimento – dalla quale, in definitiva, è emersa la consapevolezza che per risollevare il settore l'unione fa la forza”.
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