Nell'anfiteatro del cinema turismo Domani in Movimento chiama a raccolta la società civile nell'appuntamento sulle istituzioni sammarinesi. Una disamina per Dim, su cosa in questi anni non ha funzionato, su come le Istituzioni siano state eluse a vantaggio di interessi politici e a svantaggio del confronto con il Paese.
"Una nuova stagione è comunque necessaria, hanno ribadito gli esponenti di ReteMd e Domani Motus Liberi, il confronto sulle riforme istituzioni deve essere organico, puntuale, non parziale; perché l'armonia tra tutte le Istituzioni della Repubblica deve fungere da motore per la ripresa del Paese e soprattutto portare a una maggiore trasparenza e chiarezza dei meccanismi istituzionali nei confronti del cittadino".
Obiettivo della serata tentare di individuare delle direttrici lungo le quali orientare proposte di riforma. Interventi “che devono essere ripensati e calibrati per consentire – si è detto - un rapporto di maggior equilibro tra tutte le istituzioni”. In rassegna organi e poteri dello Stato: il Consiglio Grande e Generale cui compete il potere di legiferare, e “che deve essere altamente rappresentativo – hanno sottolineato - della volontà dei cittadini espressa tramite il voto”. Un accenno di conseguenza alla necessità di modifica dell'attuale legge elettorale sancita da referendum. A proposito poi del Congresso di Stato, detentore del potere esecutivo, la consapevolezza – osservano - “di quanto si stia arroccando con l'eccessivo ricorso alla decretazione, esautorando di fatto il Consiglio delle proprie funzioni sostituite da una mera presa d'atto di provvedimenti già preconfezionati”. Spazio nella discussione anche al rapporto tra politica e pubblica amministrazione: “la Pa – osservano - dovrebbe essere svincolata da logiche politiche, ancora troppo presenti. I dirigenti pubblici – è stato ricordato – dovrebbero disporre di un budget di spesa ed essere responsabili delle scelte che compiono”. Un richiamo infine all'istituto reggenziale “ultimamente, secondo DiM, la Reggenza è stata molto “tirata per la giacchetta” in danno al ruolo di organo super partes".