Quasi tutti i politici che abbiamo interpellato precisano che si tratta di una loro opinione personale e solo pochissimi hanno dato un'indicazione chiara e diretta. Ma Stefano Macina, capogruppo del Psd, non ha alcuna esitazione o dubbio: “Il mio voto – ci ha detto – andrebbe al Pd di Bersani”. Alessandro Rossi, di Sinistra Unita, non fa mistero della sua preferenza per Rivoluzione Civile di Ingroia e la manifesta pubblicamente sul profilo Facebook. Il segretario del Pdcs Marco Gatti auspica che dalle urne italiane esca un governo stabile in grado di mettere in atto anche scelte difficili. Si dice preoccupato per la possibile crescita dell'astensionismo e dei movimenti. Simone Celli del Partito Socialista spera che dal voto esca un governo stabile in Italia, perchè l'Italia è indispensabile per San Marino. Sulla stessa linea Stefano Palmieri, coordinatore di Ap, e Giovanni Lonfernini capogruppo dell'Upr. E i movimentisti? Voterebbero Grillo? Tutt'altro. Andrea Zafferani, di Civico 10, verosimilmente voterebbe Pd per dare forza all'area riformista nella coalizione data per vincente. Roberto Ciavatta, di Rete, sa per chi non voterebbe e cioè Bersani, Berlusconi, Monti o Giannino. La scelta sarebbe tra Ingroia e Vendola e la decisione la prenderebbe all'ultimo minuto.
Luca Salvatori
Luca Salvatori
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