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Fatti di Via Giacomini: attesa per la Direzione del Pdcs, in Npr proseguono le frizioni interne

Direttivo di Rete chiamato a valutare le dimissioni di Spagni Reffi e Arcangeloni. Domani Motus Liberi chiede chiarezza, accertamento delle responsabilità e, in vista del prossimo decreto, aperture serali per bar e ristoranti

di Luca Salvatori
6 apr 2021

Finora, sul caso di via Giacomini del 1° aprile nessuna presa di posizione ufficiale, da parte del Pdcs. L'attenzione è dunque sulla Direzione in programma domani. C'è attesa anche per le mosse del Movimento Rete il cui direttivo sarà chiamato a breve a valutare le dimissioni dei Consiglieri Alberto Giordano Spagni Reffi e Gloria Arcangeloni. Npr ha invece apertamente auspicato una profonda riflessione in maggioranza, chiedendo ai soggetti coinvolti una assunzione di responsabilità ma Gian Nicola Berti, consigliere di Npr presente ai fatti di via Via Giacomini, ha espresso la convinzione di non aver fatto nulla di sbagliato. Sembrano dunque acuirsi le frizioni interne alla lista. Da una parte i consiglieri Rossi, Iro Belluzzi, Giovagnoli, Mancini e i Segretari di Stato Andrea Belluzzi e Pedini Amati che nei giorni scorsi avevano anche espresso sfiducia alla capogruppo Denise Bronzetti; dall'altra la stessa Bronzetti, i fratelli Maria Luisa e Gian Nicola Berti e Giacomo Simoncini.




Fin da subito netta, sui fatti di via Giacomini, l'opinione di Domani Motus Liberi: “Abbiamo ritenuto doveroso specificare che noi di questa faccenda – dichiara il vicecapogruppo Gaetano Troina – non sapevamo nulla, tant'è che abbiamo richiesto massima chiarezza e anche di verificare se ci fossero responsabilità”. Motus ha intanto già fatto sapere che in vista del 9 aprile, data di scadenza dell'ultimo decreto Covid, chiede l'abolizione del coprifuoco, l'apertura serale di bar e ristoranti e libero accesso ai parchi: “Il nostro partito – prosegue Troina – ha tenuto a ribadire le linee di cui si dovrebbe tenere conto nel prossimo decreto. In particolare la richiesta di poter riaprire bar, ristoranti e attività economiche fino alla sera, in modo da distribuire su tutta la giornata gli afflussi”. Una fase non semplice per mantenere la necessaria coesione in maggioranza e si susseguono dunque gli incontri, più o meno informali, per trovare la quadra come è avvenuto nel pomeriggio a Palazzo Begni tra alcuni membri di Governo e rappresentanti di tutti i partiti dell'alleanza che lo sorregge.




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