Il futuro del Partito dei socialisti e dei democratici: questo il tema principale degli interventi dei due capigruppo consiliari Fiorenzo Stolfi e Roberto Bucci, a Montecerreto, in occasione della festa del 28 luglio. L’obiettivo indicato come prioritario è la riforma elettorale per dar vita ad un sistema dell’alternanza. “La nostra scelta – ha detto Roberto Bucci – noi l’abbiamo fatta con chiarezza. Siamo un partito di sinistra. Altri – ha aggiunto – hanno tenuto un atteggiamento piu’ ambiguo”. Il riferimento è ad Ap, in relazione al tira e molla continuo, con ammiccamenti, passi avanti e indietro sia con il Psd che con la Dc. Toccato anche il tema delle recenti fuoriuscite dal partito dei consilieri Volpinari, Rattini e Bollini. “Una scelta personalistica, molto grave, perchè indebolisce la sinistra e non è motivata da obiettivi nobili. Apprezzo molto di piu’ – ha dichiarato Fiorenzo Stolfi – la condotta di Zona Franca che critica anche aspramente il partito, ma dall’interno”. Poi i rapporti con l’alleato di governo. “Tutto si puo’ dire – è stato sottolineato – tranne che non abbia portato cambiamenti. L’iter del pacchetto di riforme arrivato in prima lettura è li a testimoniarlo”, “ma il matrimonio con la dc – ha spiegato Stolfi – e’ stato dettato, soprattutto, dalla necessita’ del momento”.
Parole dure verso i consiglieri Volpinari, Rattini e Bollini, che recentemente hanno abbandonato il partito, sono venute anche dal segretario Chiaruzzi. “La scelta e le motivazioni, che trovo del tutto esagerate e pretestuose, dei nostri ormai ex consiglieri del Psd, sono l'esatto opposto della ragionevolezza, della voglia di confrontarsi, della trasparenza'. Non è mancato un messaggio chiaro al Pdcs: “Invito il nostro alleato - ha detto Chiaruzzi - ad una maggiore lealtà e coerenza, per non gettare al vento quest’ultimo periodo in cui abbiamo concentrato tutti gli sforzi per raggiungere i risultati sperati”.
Parole dure verso i consiglieri Volpinari, Rattini e Bollini, che recentemente hanno abbandonato il partito, sono venute anche dal segretario Chiaruzzi. “La scelta e le motivazioni, che trovo del tutto esagerate e pretestuose, dei nostri ormai ex consiglieri del Psd, sono l'esatto opposto della ragionevolezza, della voglia di confrontarsi, della trasparenza'. Non è mancato un messaggio chiaro al Pdcs: “Invito il nostro alleato - ha detto Chiaruzzi - ad una maggiore lealtà e coerenza, per non gettare al vento quest’ultimo periodo in cui abbiamo concentrato tutti gli sforzi per raggiungere i risultati sperati”.
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