Dopo l'interpellanza al Governo presentata prima di Pasqua, Libera torna sui fatti di via Giacomini: “Sono solo la punta dell’iceberg – sostengono in una nota - dietro la quale si nasconde il peso di una politica che ha perso l’equilibrio nella gestione del potere e intende imporre al Paese scelte che ne aggraveranno la condizione rendendo inutile ogni tentativo di rialzare la testa”. La forza d'opposizione punta il dito sui decreti anti Covid, “che denotano l’incapacità di tenere sotto controllo il contagio, - rimarcano - chiedendo “ai cittadini e agli imprenditori sacrifici enormi con ripercussioni sul piano sociale ed economico da cui non sarà facile riprendersi. Disattendere quelle norme organizzando una festa (vietata) che ha coinvolto decine di persone (in assembramento, vietato), senza protezioni (vietato) e fra queste, un numero consistente di membri del Consiglio Grande e Generale e, per quanto è stato confermato, anche un Segretario di Stato e un alto dirigente della sanità pubblica, rappresenta la dimostrazione tangibile che oramai, la maggioranza si sente intoccabile fino al punto di poter trasgredire la stessa legge da lei stessa approvata”.
“La questione è seria – aggiunge Libera - e non riguarda solo i fatti di via Giacomini, per questo motivo chiediamo che coloro che devono svolgere un ruolo attivo facciano subito il proprio dovere a partire dai poteri di controllo politico e sociale, ma anche istituzionale. Per i fatti di via Giacomini come richiesto dai cittadini, - continuano - si faccia luce su tutti coloro che sono compromessi e non solo sui due giovani Consiglieri, presi come capri espiatori, in una situazione in cui sono soprattutto quelli che si nascondono ad essere veri responsabili. Libera, fino a quando le sarà permesso, - concludono - continuerà a tenere alta la sua voce critica”.