Dopo i fatti di via Giacomini del 1° aprile, tra le fila della maggioranza è Noi per la Repubblica a rompere il silenzio, stigmatizzando l'accaduto. “Le richieste di sacrifici a carico della cittadinanza imposte dalla pandemia non sono da considerarsi alla stregua di banali ed ordinarie disposizioni. In un contesto così complesso è pertanto impensabile – scandisce NpR - che i comportamenti di figure istituzionali possano essere contrari a quanto previsto dalle norme. Le scuse dei due Consiglieri sono un gesto certamente apprezzabile ma auspichiamo comunque che la Maggioranza rifletta profondamente su quanto accaduto”.
Il partito richiama l'importanza della “coerenza nelle condotte anche private di chi ha responsabilità”: “la legittimità delle forti norme restrittive della libertà personale deve essere sostenuta dall’autorevolezza di coloro che quelle regole le stabiliscono. Agire senza tener conto di tutto questo disvela una visione confusa, contraddittoria e incerta rispetto allo sforzo finora prodotto, il quale non va in alcun modo vanificato”.
Consci dello sdegno dell’opinione pubblica, “chiediamo – conclude Noi per la Repubblica - ai soggetti coinvolti un’assunzione di responsabilità così che si faccia chiarezza su fatti che se dovessero certificare violazioni di legge non potranno essere archiviati come una leggerezza”.