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Festa Popolare chiude con il dibattito sull'Europa

18 lug 2005
Festa Popolare chiude con il dibattito sull'Europa
Pareri contrastanti sono emrsi ieri sera durante il dibattito politico sulla Unione Europea, dibattito che ha chiuso la Terza edizione della festa dei Popolari sammarinesi. Per Monica Bollini, Sammarinesi per la Libertà, un’adesione in piena regola non sarebbe la soluzione migliore: “Le deroghe concesse ai piccoli Stati – ha affermato – sono a tempo determinato”. Non dello stesso parere Tito Masi, Alleanza Popolare, che ricorda come le deroghe possono anche essere prorogate “e l’Unione Europea – ha sottolineato – ne ha concesse almeno 300”. “Non dimentichiamo anche i costi che l’adesione comporterebbe - ha aggiunto il Segretario alle Finanze Pier Marino Mularoni – almeno 15 o 20 milioni di euro. Ecco perché il nostro partito ha sempre suggerito la politica dei piccoli passi”.
“La questione non può essere posta in termini così semplicistici – è stato il commento del Segretario all’Industria Claudio Felici – San Marino si trova a subire regole e direttive pur rimanendo fuori dall’Unione e senza ottenere alcun corrispettivo in cambio. Non sarebbe meglio entrarvi e poter dire la nostra?”. Qualche schermaglia a proposito dell’accordo di cooperazione con l’Italia, la cui firma era stata più volte annunciata: “Restano problemi tecnici – ha spiegato il capogruppo del Psd Fiorenzo Stolfi – sull’articolo 12 dell’intesa, riguardante il nodo fiscale, affinché le nostre aziende ottengano agevolazioni”. E che le imprese stiano vivendo un momento non florido lo afferma anche Marco Galassi, esponente dei Popolari, per il quale le aziende continuano purtroppo a godere delle attenzioni della Guardia di Finanza.

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