Il passato della Dc riappare, nel ruolo di capogruppo. 'Un ruolo nuovo per me – dice Gatti – nel quale mi impegnerò per avere la massima unità del gruppo consiliare'. E tende una mano a quegli 8 che si sono astenuti nella sua nomina: “Ho grande rispetto per chi legittimamente esprime giudizi di dissenso. Ma il giorno dopo bisogna lavorare insieme per trovare una linea comune. Questo vuol dire essere democratici - cristiani. Non rappresento solo una parte, prosegue, scansando eventuali mire personalistiche, ma l’intera delegazione in Consiglio”. Secondo passo, per il capogruppo, fare una opposizione ferma e puntuale, non preconcetta, confrontata con le altre forze di pari sensibilità politiche: Nuovo Partito Socialista, Popolari, Noi sammarinesi, Alleanza Nazionale, e Sammarinesi per la Libertà. A chi gli chiede del passato che ritorna, Gatti ricorda una Dc al 40 per cento, gloriosa, con grandi frutti per il paese. “Se questo è il passato – conclude – allora ben venga”. Non lesina poi una stoccata alla nuova maggioranza: che definisce arrogante per non aver presentato il programma di governo al partito che ha il 33 per cento dei consensi. “Una maggioranza politicamente debole, per il paese – gli fa eco il segretario Menicucci - Con visioni diverse su accordo di cooperazione e legge elettorale'. Annuncia poi per lunedì un nuovo confronto con gli altri partiti di opposizione, alla ricerca di quelle convergenze necessarie a realizzare un polo di centro, allargato a quell’area del socialismo democratico “con il quale – dice Menicucci – abbiamo percorso tratti di strada in comune”. La DC ha superato un momento delicato, riferendosi alla riunione del gruppo consiliare, e annuncia la possibilità di un congresso straordinario. “L’opposizione non ci fa paura' – prosegue Claudio Podeschi. Per lui un incarico nella direzione del partito, allargata anche agli ex segretari di stato. 'Una scelta, come quella del capogruppo, sulla strada dell’esperienza, per realizzare una dc compatta in grado di realizzare insieme alle altre forze una opposizione che “farà rumore”. Su riforma elettorale, lavoro e secondo pilastro occorre un terreno molto ampio' - conclude - lanciando una frecciata a Psd Ap e Sinistra Unita, 'temi che non si potranno risolvere chiedendo un referendum popolare, altrimenti non servirebbe avere un governo'.
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