Il Pdcs scioglie le riserve e designa Mariella Mularoni prossimo Segretario di Stato per la Sanità. Scelta che raccoglie l'unanimità di Direzione e Gruppo Consiliare, come sottolinea in una nota Via delle Scalette, che esprime “sincera soddisfazione” e rinnova al proprio Consigliere “felicitazioni e migliori auspici per la buona riuscita del mandato”. A guidare nella scelta criteri predefiniti: oltre a non assegnare incarichi di Governo a chi è alla prima legislatura è stato anche deciso di non muovere le cariche del partito. Iscritta alla DC dal 94, in Consiglio dal 2012 e già Capitano Reggente, a Mariella Mularoni è riconosciuto in maniera trasversale equilibrio e disponibilità al dialogo. E dopo l'uscita di Elena Tonnini dal Congresso, rappresenta la quota rosa in un Governo al maschile.
Prima di lei altre due donne hanno ricoperto questo incarico: Emma Rossi e Rosa Zafferani. Segreteria non facile la Sanità, presa di mira dalle opposizioni per le criticità nella medicina di base, per le consulenze e il robot chirurgico, ma anche oggetto di frizioni nella stessa ex maggioranza, con Rete e Dc ai ferri corti sulla conferma di Sergio Rabini alla direzione delle Attività Sanitarie e Socio-Sanitarie. Sarà comunque un incarico di non più di un anno, considerando la volontà espressa dal Governo di chiudere la legislatura in anticipo rispetto alla scadenza naturale di novembre 2024. Nel cassetto della Segreteria, oltre al nuovo Atto Organizzativo ISS la cui bozza è già stata consegnata in maggioranza e illustrata alle parti sociali, anche la norma sulla libera professione. Nomine e giuramento dei due nuovi Congressisti sono previsti nel Consiglio di fine giugno, che si aprirà lunedì sera. Ora si attende che Npr designi il proprio candidato alla guida degli Interni. Il favorito pare al momento Gian Nicola Berti.
In attesa dell'insediamento dei due nuovi membri di Governo, scende in campo la Federazione Pensionati della Cdls, che chiede al nuovo Segretario alla Sanità di intervenire fin da subito sulla rivalutazione delle pensioni superiore all'attuale 2,20% annuo. Il Segretario Pier Marino Canti invoca inoltre una riorganizzazione della sanità pubblica, denunciando tempi di attesa, per una visita specialistica, che sfiorano i 9 mesi. Chiede poi all'Esecutivo di aprire un tavolo sulla politica dei redditi alla luce di un'inflazione che sta erodendo salari e pensioni.