“Il presidente del Consiglio incaricato si è riservato di accettare”, ha annunciato il segretario generale del Quirinale, Donato Marra. Matteo Renzi, arrivato in lieve anticipo i Giulietta bianca, ha accettato con riserva, come da formula. "Ho accettato con riserva - ha detto Renzi - con la responsabilità e il senso dell'importanza e rilevanza della sfida e ho assicurato che metteremo tutto l'impegno in questa difficile situazione. E' fondamentale che le forze politiche di maggioranza per quanto riguarda il programma di governo e tutte le forze dell'arco costituzionale per quanto riguarda le riforme siano ben consapevoli dei prossimi passaggi”. Prima di lasciare il Quirinale il premier incaricato ribadisce le priorità: entro il mese di febbraio lavoro urgente sulle riforme della legge elettorale e istituzionali, a marzo riforma del lavoro, in aprile la pubblica amministrazione, in maggio il fisco. Ma la corsa del leader Pd verso Palazzo Chigi è piena di ostacoli. Angelino Alfano non ha alcuna intenzione di dare per scontato il sostegno di Nuovo Centro Destra all'esecutivo e pone una serie di paletti. Domani via alle consultazioni.
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