È un analisi a tutto tondo sul mondo dell'imprenditoria quella fatta, in una nota stampa, dal consigliere del PDCS Lorenzo Bugli. “Alcune recenti dichiarazioni provenienti anche dal mondo della politica sammarinese, mi spingono ad esprimere delle considerazioni e a stigmatizzare in maniera convinta un fenomeno latente che serpeggia nel Paese – scrive - che io definisco imprenditore-fobia. Tendenza diffusa specialmente tra i partiti e i movimenti di sinistra o di ispirazione populista, che vedono come fumo negli occhi qualsiasi iniziativa imprenditoriale tesa a portare ricchezza e sviluppo nella nostra Repubblica”.
Le associazioni di categoria, evidenzia Bugli, lo ha detto in maniera chiara, soprattutto in vista dell’accordo UE: le imprese sammarinesi devono essere aiutate, supportate ed incentivate, la politica non può esimersi da tale compito: “Per questo ritengo sia ora di dire basta alla fobia nei confronti degli imprenditori”. È vero che in passato San Marino ha spesso avuto a che fare con “sedicenti imprenditori e personaggi più o meno discutibili”, precisa Bugli, che hanno tentato di creare ingerenze nella vita politica ed economica del Paese: “Quelle figure nel tempo sono state però estromesse e possiamo dire che la Repubblica ha saputo sviluppare i necessari anticorpi di fronte a certe dinamiche poco nitide e trasparenti”.
Portare a San Marino più imprenditori ed eccellenze, conclude Bugli, significa anche più posti di lavoro, walfare più solido e uno stato più forte e credibile.