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Imprenditoria giovanile: Giovani DC pronti a depositare la legge, ma Righi frena

Bugli, "Il paese ha bisogno di risposte immediate. Si scommetta sui giovani". Segretario Industria, "no a fughe in avanti. Si lavori in modo coordinato".

di Monica Fabbri
28 mar 2021
Imprenditoria giovanile: Giovani DC pronti a depositare la legge, ma Righi frena
Imprenditoria giovanile: Giovani DC pronti a depositare la legge, ma Righi frena

La legge sull'imprenditoria giovanile, norma su cui puntano i Giovani Democratico Cristiani per il rilancio del paese, è pronta per essere depositata. La Segreteria Industria però frena: “dovrà essere allineata – avverte Fabio Righi - alla riforma societaria attualmente in atto. Altrimenti non darò il via libera”. Quella legge, però, sta particolarmente a cuore al Pdcs, “gli stati del nord Europa hanno scommesso sui giovani per la ricostruzione post pandemia. Siamo già in ritardo”, commenta Lorenzo Bugli, che punta all'unanimità. “Sul futuro di San Marino – afferma il Presidente dei GDC - nessuno deve piantare bandierine. Scommettere sui giovani deve essere la linea del paese, non di una maggioranza”, ricordando l'accordo in coalizione per discuterla in Consiglio ad Aprile.




Ci sono stati diversi incontri in maggioranza ma manca ancora il confronto con la Segreteria Industria. Poi si aprirà ad associazioni ed opposizioni. Sui tempi, però, Righi non nasconde qualche perplessità: “Non mi risulta – dice – di un accordo per il suo deposito entro aprile, soprattutto considerando che insieme agli ordini professionali stiamo affrontando una riforma complessiva della materia”. Assicura piena disponibilità “a tener conto del contributo”, ma invita a lavorare in modo coordinato e “a non fare fughe in avanti che rischiano – avverte - di creare confusione a livello normativo”.

Poi, si toglie qualche sassolino: “è un modo per fare campagna elettorale e catturare consensi – dice - ma che può fare male all'ordinamento giuridico se le norme sono in contrasto”. Già a Febbraio i GDC avevano parlato di legge sull'imprenditoria giovanile in dirittura d'arrivo, rimarcandone il valore. Parola d'ordine: sburocratizzare, puntando a sgravi riconosciuti d'ufficio senza passare attraverso il comitato valutatore. L'obiettivo è permettere agli imprenditori entro i 35 anni di aprire una società in 24 ore, con capitale sociale minimo di un euro. “Il paese – ribadisce Bugli – ha bisogno non di grandi progetti ma di risposte ora e subito, come tra l'altro chiedono le categorie. La condivisione è alla base del nostro agire politico” – continua, pronto ad andare avanti “in accordo con maggioranza e associazioni”.





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