Riorganizzazione del settore, revisione degli organici e riforma istituzionale della funzione amministrativa. Sono queste le priorità segnalate dal Segretario di stato agli interni, Valeria Ciavatta, e approvate dal Congresso di Stato per procedere al riordino del servizio pubblico.
Un processo di riforma che il Governo ritiene necessario per porre fine ad uno stato di provvisorietà che blocca ogni sviluppo. Mentre per quel che riguarda la funzione amministrativa, si vuole attuare una separazione delle responsabilità amministrative da quelle politiche, attraverso interventi quali la ridefinizione della gestione pubblica, la riprogettazione della macrostruttura, la separazione tra le Segreterie di stato e l’Amministrazione, l’innovazione tecnologica, il rapporto con l’utenza.
E sul piano del riordino istituzionale, la novità è costituita dalla riduzione del numero dei Dipartimenti, che sarebbero determinati per legge e indipendenti dalle deleghe politiche, fermo restando l’istituzione del Dipartimento della funzione pubblica, col compito di vigilare su efficienza e funzionalità del sistema.
Un processo di riforma che il Governo ritiene necessario per porre fine ad uno stato di provvisorietà che blocca ogni sviluppo. Mentre per quel che riguarda la funzione amministrativa, si vuole attuare una separazione delle responsabilità amministrative da quelle politiche, attraverso interventi quali la ridefinizione della gestione pubblica, la riprogettazione della macrostruttura, la separazione tra le Segreterie di stato e l’Amministrazione, l’innovazione tecnologica, il rapporto con l’utenza.
E sul piano del riordino istituzionale, la novità è costituita dalla riduzione del numero dei Dipartimenti, che sarebbero determinati per legge e indipendenti dalle deleghe politiche, fermo restando l’istituzione del Dipartimento della funzione pubblica, col compito di vigilare su efficienza e funzionalità del sistema.
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