L’odierna ricorrenza è l’occasione per richiamare noi tutti ad un’attenta riflessione sul rinnovato impegno che la comunità mondiale è chiamata a svolgere per promuovere la pace ed il benessere di tutti i popoli e per manifestare la volontà condivisa di porre fine ai numerosi conflitti armati che si consumano in tante parti del mondo.
Un’opportunità, dunque, per valutare l’efficacia degli sforzi compiuti e la portata degli obiettivi sino ad ora realizzati, ma anche uno stimolo a concentrarsi maggiormente su tutto ciò che - purtroppo - rimane ancora da fare.
Il tema della Giornata Internazionale della Pace scelto quest’anno dalle Nazioni Unite è “Insieme per la pace: rispetto, sicurezza e dignità per tutti” con un forte richiamo alla situazione dei rifugiati e dei migranti in tutto il mondo.
La pace è il perno e l’obiettivo primario di ogni politica: ne definisce la missione e ne guida l’operato.
Non ci può essere pace senza la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Non ci può essere pace senza la supremazia del dialogo sul conflitto. Non ci può essere pace senza il superamento delle diseguaglianze e dell’intolleranza. Non ci può essere pace senza porre fine all’orrore della guerra, della violenza, del terrorismo.
Il perdurare di conflitti, episodi terroristici, persecuzioni e violenza che costringono migliaia e migliaia di esseri umani a fuggire dalle loro terre di origine, rende ancor più pressante ed urgente il nostro impegno a sostenere ed assicurare percorsi e dialoghi di pace ed a svolgere un ruolo vigile ed attento a
difesa dell’inviolabilità dei diritti umani.
“Nessuna civiltà potrà essere considerata tale se cercherà di prevalere sulle altre”: questa è una delle più celebri testimonianze di pace che Gandhi ci ha lasciato. Un compito arduo, quello di coltivare costantemente la cultura della pace, che richiede il massimo sforzo e la massima concertazione da parte di tutte le nazioni ed i popoli.
Ed è con questo spirito che la Reggenza accoglie il rinnovato appello alla cessazione delle ostilità ed alla non violenza che questa giornata della pace, proclamata dalle Nazioni Unite, intende trasmettere al mondo intero.
San Marino continuerà a fare proprio questo appello di pace in ogni sede internazionale di cui è membro, richiamandosi ai più alti principi ed ideali di rispetto dei diritti umani, di libertà, di giustizia e di solidarietà che da sempre ne hanno contraddistinto la sua storia.
Un’opportunità, dunque, per valutare l’efficacia degli sforzi compiuti e la portata degli obiettivi sino ad ora realizzati, ma anche uno stimolo a concentrarsi maggiormente su tutto ciò che - purtroppo - rimane ancora da fare.
Il tema della Giornata Internazionale della Pace scelto quest’anno dalle Nazioni Unite è “Insieme per la pace: rispetto, sicurezza e dignità per tutti” con un forte richiamo alla situazione dei rifugiati e dei migranti in tutto il mondo.
La pace è il perno e l’obiettivo primario di ogni politica: ne definisce la missione e ne guida l’operato.
Non ci può essere pace senza la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Non ci può essere pace senza la supremazia del dialogo sul conflitto. Non ci può essere pace senza il superamento delle diseguaglianze e dell’intolleranza. Non ci può essere pace senza porre fine all’orrore della guerra, della violenza, del terrorismo.
Il perdurare di conflitti, episodi terroristici, persecuzioni e violenza che costringono migliaia e migliaia di esseri umani a fuggire dalle loro terre di origine, rende ancor più pressante ed urgente il nostro impegno a sostenere ed assicurare percorsi e dialoghi di pace ed a svolgere un ruolo vigile ed attento a
difesa dell’inviolabilità dei diritti umani.
“Nessuna civiltà potrà essere considerata tale se cercherà di prevalere sulle altre”: questa è una delle più celebri testimonianze di pace che Gandhi ci ha lasciato. Un compito arduo, quello di coltivare costantemente la cultura della pace, che richiede il massimo sforzo e la massima concertazione da parte di tutte le nazioni ed i popoli.
Ed è con questo spirito che la Reggenza accoglie il rinnovato appello alla cessazione delle ostilità ed alla non violenza che questa giornata della pace, proclamata dalle Nazioni Unite, intende trasmettere al mondo intero.
San Marino continuerà a fare proprio questo appello di pace in ogni sede internazionale di cui è membro, richiamandosi ai più alti principi ed ideali di rispetto dei diritti umani, di libertà, di giustizia e di solidarietà che da sempre ne hanno contraddistinto la sua storia.
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