Non si riproporranno antiche alleanze, per il primo eletto nella lista del Psd: "il partito è artefice di questa nuova coalizione - dice Paride Andreoli – abbiamo portato al governo Alleanza Popolare e Sinistra Unita e stiamo lavorando, determinati a concretizzare i progetti per una svolta nel paese. Dalle ultime elezioni la Democrazia Cristiana, ricorda il politico, si è frammentata, tenendo all’opposizione comportamenti non condivisibili". Non nega di guardare alla sfera democristiana nel suo complesso "con maggiore attenzione ai Democratici di Centro, che si sono contraddistinti per al loro azione politica, e con occhio particolare agli Europopolari, che dimostrano posizioni costruttive e interessanti”. “Ci sentiamo fortemente impegnati a portare avanti il nostro programma – prosegue Andreoli – se riusciremo a concretizzare i vari progetti e i fatti ci daranno ragione, significa che la scelta di questa maggioranza è stata giusta, anche in considerazione della nuova legge elettorale e di future coalizioni”. Nessuna riproposizione del vecchio, dunque secondo l’esponente Psd, ma un richiamo all’affidabilità degli alleati con alcune conferme: il futuro allargamento della maggioranza ai Democratici di Centro, a tal proposito si fa spazio l’ipotesi di un rimpasto di governo, e agli Europopolari. Forse fantapolitica, allo stato attuale. Ma i movimenti all’interno dei vari partiti ci sono così come i sussurri: quello più accreditato parla di un avvicinamento al Psd del Nuovo Partito Socialista, in particolare del consigliere Paolo Bollini. “Quando sarà il momento di fare delle scelte non avrò esitazioni: centro sinistra - dice Bollini. Aspetto di vedere su che strada si muoverà il mio partito, ma se risponderà ai richiami democristiani sarà spaccatura”. Ci sarebbero comunque dei veti al rientro tra socialisti e democratici di alcuni esponenti Nps, mentre potrebbe essere più facile il ritorno alla casa madre dei Sammarinesi per la Libertà.
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