Nell'introdurre i diplomatici saliti sul Titano per presentare le credenziali alla Reggenza, il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi sottolinea la solidità dei rapporti di amicizia e collaborazione con queste realtà, il vicendevole sostegno sul piano multilaterale, la comunanza di valori.
L'Ambasciatore islandese Gunnar Palsson conferma l'attinenza culturale ed economica, oltre alla forte propensione turistica di entrambi gli Stati. “L'Islanda segue da vicino i negoziati di San Marino con l'Ue. In 25 anni – aggiunge – abbiamo acquisito familiarità con le sfide che una piccola amministrazione deve affrontare nella gestione di una simile impresa, se vorrete saremo lieti di condividere con voi le nostre esperienze”.
Della Colombia, San Marino segue con particolare attenzione il processo di riconciliazione nazionale avviato nel 2016, le politiche migratorie di integrazione – il Paese è infatti alle prese con la gestione dell'ondata in corso dal Venezuela -, la lotta al narcoterrorismo e i grandi passi compiuti in termini di crescita e occupazione. L'Ambasciatore Gloria Isabel Ramirez Rios, elogiata per il grande attivismo, annuncia anche l'apertura della sede consolare colombiana in Repubblica.
Precursori dell'abolizione della pena di morte (il Titano per il primo Paese al mondo nel 1848), con il Portogallo San Marino condivide anche il costante appoggio al multilateralismo ed un profondo sentimento di identità nazionale: “la storia – spiega l'Ambasciatore Pedro Nuno de Abreu e Melo Bàrtolo – ha dimostrato la nostra abilità nell'influenzare gli eventi e nel promuovere un cambiamento positivo, e che possediamo un grande talento nel gettare il cuore oltre l'ostacolo”.
La Repubblica e il Principato più antichi, legati da una comune storia millenaria: risalgono al 1935 i rapporti del Titano con il Sovrano Ordine di Malta suggellate dalla firma del Concordato. L'Ambasciatore Marcello Celestini ribadisce l'impegno nella difesa dei diritti umani e il ruolo della diplomazia umanitaria, concetti cari da sempre alla realtà sammarinese.
Cura delle tradizioni e sguardo proiettato al futuro: coincidono le prerogative dei due Paesi. “La forza delle nostre relazioni – dice l'Ambasciatore Youssef Balla – risiede soprattutto nella volontà di rafforzare la collaborazione a reciproco vantaggio”. Ricorda poi il significativo processo di riforme avviato in Marocco, “oasi di stabilità in un'area a rischio, e che può rappresentare per San Marino – assicura - un partner affidabile ed un hub per il continente africano”.
Condivisa con tutti e cinque i rappresentanti diplomatici la prospettiva di ampliare la cooperazione su più fronti: da quello imprenditoriale a quello universitario con lo scambio tra studenti.