“Usciamo dai tatticismi, diciamo ciò che ognuno di noi vuole per intervenire in profondità e tirare fuori il Paese da questo momento difficile”. Augusto Casali, segretario del Nuovo Partito Socialista, elenca i punti considerati fondamentali, ai quali San Marino non può rinunciare. “Non può rinunciare, ad esempio – elenca – ai differenziali fiscali, non può concedere via libera al libero stabilimento delle persone in territorio, non può accedere allo scambio di informazioni automatico in campo bancario, non può più legarsi all’attuale piano regolatore che lascia margini troppo ampi di discrezionalità”. Sul rapporto con l’Europa, i nuovi socialisti vogliono conoscere vantaggi e svantaggi prima di una eventuale adesione, e predicano estremo rigore per quanto concerne il rilascio di soggiorni e residenze: “Occorre – continua Casali – una struttura minima di controllo che verifichi prima chi sono le persone che vogliono stabilirsi ed investire in territorio. Oggi non è possibile e solo in un secondo momento emergono amare sorprese”. In mezzo, sostiene, ci sono tutti gli altri interventi correttivi da apportare, alle leggi istituzionali, alle pensioni, al turismo che deve tornare ad essere conveniente, oltre ad una verifica sulla sanità, per vedere se l’impronta manageriale data non abbia soffocato i contenuti solidaristici dell’Iss. Il partito chiede anche di ampliare l’aeroporto di Torraccia, creare la tv satellitare dei piccoli Stati d’Europa, “per affacciare – spiega – San Marino nel resto del mondo”. In ultimo, una battuta sulla Reggenza monocolore, nata proprio dall’idea dei nuovi socialisti. “E’ stato un modo – conclude Antonio Volpinari – per far uscire il Psd dall’equivoco: propagandavano l’alternanza e lavoravano per rimanere ancora con la Dc. Vivono di forti contraddizioni e la nostra iniziativa li ha messi a nudo”.
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