Agenda corposa, quella di Nicola Renzi; a New York insieme al segretario particolare Michele Andreini e al primo segretario Ilaria Salicioni. Ieri la colazione di lavoro, offerta da Antonio Guteres, ai leader e ministri partecipanti all'Assemblea delle Nazioni Unite. Poi è stata la volta degli incontri bilaterali. Nel colloquio con l'omologo estone – Sven Mikser -; il Segretario di Stato ha espresso interesse ad uno scambio di know-how in materia di digitalizzazione della PA e dei servizi ai cittadini. Con il ministro danese per le pari opportunità, Karen Ellemann, è stata invece presa in esame la proposta di un memorandum di collaborazione fra le due banche centrali. Stesso tema con il ministro agli esteri belga, Didier Reynders. Nel corso degli incontri Renzi ha espresso l'auspicio che il negoziato del Titano con l'UE, si concluda in tempi celeri; sottolineando anche i progressi nel campo della trasparenza e della conformità agli standard internazionali. La giornata si è conclusa con la partecipazione al ricevimento offerto dalle Autorità Europee. Venerdì pomeriggio l'intervento al dibattito generale; dove ha fatto discutere, ieri, lo speech di Trump, caratterizzato da toni aspri sul dossier nordcoreano, e da un duro attacco all'Iran. Sulla stessa linea il premier israeliano Netanyahu, che ha definito Teheran una minaccia per il Mondo; aggiungendo poi che l'accordo sul nucleare va cambiato o respinto. Tutto ciò in un giorno particolare, per gli equilibri mediorientali. I vertici di Hamas hanno infatti sciolto il Comitato di governo che amministra Gaza, dicendosi pronti ad affidare i poteri esecutivi all'Autorità nazionale palestinese. Oggi, al Palazzo di Vetro, sarà la volta del Presidente del Consiglio italiano Gentiloni
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